In Inghilterra lo chiamano boxing day ed è una prestigiosa vetrina per la Premier, che ha visto il Liverpool dominare anche sul campo del Leicester secondo andando in fuga. In Italia è semplicemente il Santo Stefano della Serie B, e la squadra protagonista è stata - ancora una volta-il Benevento.Auna giornata dalla fine dell’andata la truppa di Pippo Inzaghi ha già ipotecato la promozione: +12 sulla seconda, +14 sulla terza. In un campionato molto equilibrato, senza squadre con la continuità necessaria per competere, spicca un rendimento così devastante. Tanto che per il Benevento, nel nuovo anno e nel girone di ritorno, sarà più una corsa ai record della categoria che una semplice scalata alla Serie A.

Il segno del destino Prendendo in considerazione i campionati di Serie Ba20 squadre (e parametrando i 2 punti a vittoria di allora ai 3 attuali), la storia dice che la maggior parte dei record appartiene all’Ascoli 1977-78, quello allenato da Mimmo Renna che salì per la seconda volta in Serie A. Sei in particolare i numeri scolpiti nella storia: 87 punti totali, 53 in casa (come il Venezia 1960-61) e 34 in trasferta, 26 vittorie totali e 17 in casa (come quel Venezia), +27 sulla seconda. Inzaghi dice che è presto per parlarne, ma sotto sotto un pensierino lo fa. Anche perché è proprio l’Ascoli la squadra che riceve domani per chiudere un 2019 che il tecnico ha aperto a fine gennaio con l’esonero di Bologna e che può chiudere trionfalmente. Un segno del destino.

I primati da superare Se domani il Benevento vince, gira a 46 punti: per il record, nel ritorno, ne basteranno 41; con altri 25 in casa (sempre se domani va a 28) eguaglia anche questo record, pur avendo solo 9 gare interne, ma al contrario con 10 trasferte gli basteranno 16 punti per il massimo fuori casa. Se domani vince la partita numero 14, nel ritorno bastano 12 successi: almeno 8 in casa per il record casalingo, almeno 5 in trasferta per quello esterno (che è del Torino 2000-01). Con un rendimento del genere, se le altre restano raggruppate, anche quel +27 di vantaggio dell’Ascoli (a fine andata era a +11) è a rischio. E non solo. Se il Benevento non perde più, pareggia il minimo di sconfitte, in totale e in trasferta (1 come il Perugia 1984- 85). La capolista non segna tantissimo, ma ha il miglior attacco di questa B con 30 gol: riuscirà a farne 47 e raggiungere i 77 del Milan 1982-83? E se la difesa continua così (9 gol presi, dei quali 4 nella giornataccia di Pescara) può insidiare i 13 del Genoa 1988-89.

Il confronto Insomma, domani Inzaghi ha un motivo in più per battere l’Ascoli. Quello di Renna chiuse l’andata con 15 vittorie e 3 pareggi: il Benevento se vince anche questa chiude a 14 e 4; al momento ha segnato 7 gol in meno di quell’Ascoli ma ne ha anche presi 3 in meno. Inzaghi il cannibale fiuta la preda. Poi si potrà riposare alle Maldive.

Sezione: Avversario / Data: Sab 28 dicembre 2019 alle 18:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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