Spal-Trapani: 2-1. Pronti partenza via e soffia forte il vento siciliano a Ferrara, Barillà va in scia e trafigge Meret. I cerbiatti ci mettono un po’ a carburare ma poi si ricordano di essere la capolista. Si sa la fortuna aiuta gli audaci ed il pareggio ferrarese nasce da un tiro di Antenucci sporcato (a dir poco), che si infila come un cucchiaio alla Totti sotto la traversa. Il Trapani stavolta molla e alla fine Re Antenucci la trafigge di nuovo. Spal capolista con distacco, ma il Trapani ne esce a testa alta, e il vento di salvezza soffia ancora forte.

Brescia-Benevento: 1-0. La magia giallorossa non fa più incantesimi. La strega non riesce più a produrre pozioni magiche ed alcune riescono addirittura indigeste ad essa stessa, che finisce per darsi la scopa in testa da sola (vedi gran autogol di Lucioni). Il Brescia ringrazia e resiste alla voglia di arrembaggio dei beneventani e prova addirittura l’eurogol con Caracciolo che stampa un bolide dalla distanza sulla traversa; peccato (!?) che per Ascoli sarà squalificato. Boccata d’ossigeno per i Bresciani, troppi punti persi dai campani, tra un po’ rischiano l’apatia.

Carpi-Bari: 2-0. Scontro play off e i galletti tornano nel pollaio tutti spiumati. Da segnalare l’autogol capolavoro del galletto Tonucci. Il Carpi domina in lungo e in largo per tutta la partita e da speranze ai sogni play off. La contestazione non ha svegliato la squadra barese, peccato il potenziale c’è ma non viene espresso. Tifosi pugliesi? Sempre presenti!.

Entella-Ternana: 1-1. E all’improvviso si svegliarono le dormienti fere. La cura Liverani continua a funzionare (pura magia) e i vecchi scarti della serie A cominciano ad essere decisivi. L’Entella fa la sua partita, gran bolide dell’attaccante ligure che piega le mani al portiere avversario. Ma alla fine Diakitè (incredibile proprio lui!) segna il gol del pareggio da vero bomber di are di rigore (!?). Pareggio meritato: la corsa per i play off rallenta per i liguri, la corsa salvezza continua per i ternani.

Frosinone-Novara: 2-3. I ciociari sono ancora al Del Duca a protestare che Macheda gli rifila subito il primo gol. Poi Dionisi che protesta da ormai 10 giorni esaspera l’arbitro che gli regala un rigore. Peccato che l’arbitro è molto generoso e ne regala un altro anche ai piemontesi. Nel secondo tempo Macheda cala il tris e quando Mokulu trova il secondo gol è oramai tardi. Per i ciociari è tempo di fatti non pugnette come diceva il buon Cevoli di Zelig, il Novara continua a stupire e a sognare.

Perugia-Ascoli: 0-0. Il Renato Curi, alias Fabbrica del Cioccolato, non offre grandi soprese quest’anno. Un punto a testa e cioccolato non di gran qualità. Il Picchio doma il Grifone e lo spaventa pure, se non fosse che il suo becco in diverse occasioni sbatte contro i pali o incespica sul più bello. Il Perugia ha perso smalto e perde terreno, l’Ascoli ha ritrovato convinzione, ma la determinazione in alcuni casi lascia a desiderare (cosi come la qualità tecnica). Lo spettacolo è quindi tutto sugli spalti, rigorosamente a cori e tinte bianconere…oltre 1300 piceni sono la vera “ricostruzione” post terremoto.

Salernitana-Latina: 2-1. Il Latina sarà anche fallito, ma la squadra onora la causa alla grande. Si porta in vantaggio, combatte e resiste quanto può. I granata si svegliano con Rosina e vincono con un diagonale di Sprocati. Quest’anno tutt’altro entusiasmo si respira in quel di Salerno…e Lotito gode.

Verona-Cittadella: 2-0. Stavolta gli scaligeri non deludono: gran gol terra aria di Bessa e gol di respinta di Pazzini. Il Cittadella fa quello che può, ma i gialloblu controllano senza troppi patemi. Stop che ci sta per il Cittadella, Romeo riprende la marciA.

Vicenza-Pro Vercelli: 0-1. Primo tempo avaro di emozioni. Una partita cosi si sblocca solo con un errore individuale che purtroppo capita al portiere vicentino e Comi ne approfitta. Provedel (portiere della Pro) fa invece il suo dovere alla grande e respinge tutti gli attacchi dei biancorossi di casa. Per la Pro è quasi scontata la salvezza (davvero applausi, senza Mustacchio e La Mantia) per il Vicenza l’esonero di Bisoli sembra più rassegnazione che il suon della carica.

Pisa-Avellino: 0-1. La sterilità dell’attacco pisano è oramai una malattia senza cura. Se a ciò si aggiunge una difesa a tratti più in bilico della torre che c’è in città la sconfitta viene da sé. E vien da sé in tutti i sensi: Di Tacchio & Co cazzeggiano in difesa e Laverone incredulo insacca il gol da 3 punti. Lupi irpini da agguato ed incuranti della penalizzazione, avvistati i primi pisani cadere dalla torre.

Cesena-Spezia: 1-0. La vie c'est fantastique pourquoi tu te la complique diceva una canzone. Lo Spezia fa di tutto per perdere la partita fin dall’inizio: tocco di mano in area di Migliore (rigore) ed espulsione meritata con caparbietà di Sciaudone. Al Cesena vanno quindi 3 punti d’oro in ottica salvezza (oramai a portata di mano), lo Spezia raramente ne azzecca due di fila.

Sezione: Copertina / Data: Mer 19 aprile 2017 alle 14:40
Autore: Massimo Virgili
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