Francesco Bellini non torna sui suoi passi. Dopo aver annunciato ieri mattina la decisione di cedere l'Ascoli, l'imprenditore italo-canadese ha confermato a Sky Sport 24 le sue intenzioni: "Non torno indietro, Ascoli è una piazza dove posso accettare i comportamenti degli ultras, ma non posso accettare che i giornalisti di un giornale locale, parlino di cose personali di un allenatore o dei calciatori. Per me le cose personali sono personali, non rientrano nello sport. Mi riferisco all’articolo riguardo il fratello di Maresca, questo ha distrutto la mia partecipazione nell’Ascoli. Non vendo a dei venditori ascolani a ribasso. Ho offerto ai proprietari di minoranza dell’Ascoli, ma nessuno è intenzionato a comprarlo. Oggi non è più come ai tempi di Rossi, non è più il calcio che si praticava 20 anni fa. Ci vuole un’organizzazione molto complessa e comunque sono andato avanti”.

Sulla contestazione dei tifosi.
"L’Ascoli è un gioiello, non ha debiti ed è una bella squadra. Non siamo stati fortunati, gli infortuni ci hanno decimati, abbiamo avuto alcune decisioni arbitrali a sfavore e gli ultras hanno fatto qualcosa che non dovevano fare. Sono deluso perché ho speso quattro anni della mia vita cercando di portare qualcosa di moderno. Vorrei tornare indietro negli anni. Abbiamo creato Orsolini e Favilli, che saranno dei giocatori da Nazionale. Questo vuol dire che il nostro modo di fare funziona. Cacia? Doveva andare via l’anno passato, non quest’anno. Lo hanno convinto a lasciare, ci sono stati dei problemi tra lui e l’allenatore, per questo ho deciso di farlo partire. Non penso che ci ripenserò, non voglio passare il mio tempo con queste cose. Se la gente non ha capito che abbiamo cinque infortunati e che stiamo lottando per la nostra vita e non ci supportano che altro devo fare".

Sezione: Copertina / Data: Ven 24 novembre 2017 alle 15:30
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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