Daniele Cacia ha ieri ha parlato attraverso le colonne di un quotidiano nazionale, una sorta di replica a quanto detto giovedì da Bellini: "Io non vorrei cambiare – ha detto Cacia alla Gazzetta dello Sport - ma sto sentendo e leggendo tante cose che non mi piacciono. Io accetto le scelte tecniche, non mi piace però se passa un messaggio diverso. Dopo 18 anni non permetto a nessuno di mettere in dubbio la mia moralità e la mia professionalità. Se c’è altro, me lo vengano a dire".

Cacia è un giocatore abituato a difendersi, ha scelto di non avere un procuratore e le sue situazioni se le gestisce da solo: "A 34 anni posso farlo: chi mi vuole, mi chiama. Ho anche avuto qualche chiamata dall’estero e ci sto pensando. Se l’Ascoli preferisce che io vada via, è giusto guardarmi in giro, la soluzione la conoscono. Ad Ascoli ho vissuto i giorni del terremoto, ho visto cose che solo dal vivo puoi capire. Mi sono legato a questa terra, fosse per me resterei ancora qui a fare il record con questa maglia".

Il bomber calabrese è infatti molto vicino a diventare il bomber più prolifico della Serie B di tutti i tempi: solo altri 4 sigilli e salirebbe sul podio, scalzando dal podio Stefan Schwoch e i suoi 135 gol. "Ci tengo molto, ma non è un’ossessione", ha detto Cacia che sembra lanciare un messaggio alla società bianconera, seppure il presidente sembra abbia già preso la decisione di cederlo. Chissà però che un confronto tra le parti non possa chiarire la situazione? Vedremo cosa succederà neiprossimi giorni.

Sezione: Copertina / Data: Sab 08 luglio 2017 alle 11:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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