"Per ora l’unica cosa che dobbiamo fare è lavorare. Senza illudere nessuno, a partire dai tifosi". Gianluca Ciccoianni è concreto come un mediano nella prima chiacchierata dopo l’ennesima rivoluzione firmata Bellini. Lui e gli altri soci – Tosti e Faraotti – si apprestano a tornare nel cuore decisionale del club bianconero nei giorni di maggiore smarrimento per la piazza da quando è iniziata l’era dell’Ascoli Picchio. E tra i compiti degli azionisti ascolani c’è senza dubbio quello di ridare fiducia a un ambiente che – come insegnava Boskov – sa deprimersi con la stessa facilità con la quale è in grado di esaltarsi. Ciccoianni, però, vuole essere chiaro fin da subito: "Purtroppo partiamo un po’ zoppi per tanti motivi – dice – e quindi io oggi firmerei per una salvezza come quella che abbiamo ottenuto la scorsa stagione".

Volare bassi, insomma. "L’obiettivo è mantenere la categoria e accelerare sulle questioni più importanti che dobbiamo affrontare".

Si parte zoppi più per il nodo dei conti o per lo stadio? "Comincio dallo stadio: sento parlare di serie A, ma mi sembrano discorsi assurdi in questo momento visto che non abbiamo uno stadio per accogliere i tifosi. Quanto ai conti, da lunedì cominceremo a ragionare su tutto".

Ma qual è il concreto obiettivo finale per lo stadio? Convenzione lunga per fare cosa? "Puntiamo a un accordo che sia di 50 o 99 anni. Prima di tutto bisognerà fare la tettoia della tribuna centrale e l’impermeabilizzazione, poi inizieremo a ragionare sugli altri settori. Ora c’è una persona nuova, l’avvocato Valori, che se ne occuperà".

La rivoluzione dirigenziale ha cambiatomolto sugli equilibri interni: non temete ripercussioni? "Se non si è squadra in società non si può essere squadra in campo. Ecco, finora questo aspetto era un po’ mancato".

Però i continui cambiamenti di Bellini lasciano senza parole. "Io credo che si siano creati i presupposti per una società che possa funzionare. Bellini è qui per passione e, insieme a noi soci, ci mette soldi veri. Lo dico pensando anche a quello che succede in giro".

Servirà qualche sacrificio per sistemare i conti? "La cessione di qualche giocatore dovrà avvenire a breve, se non altro per una questione numerica: sono troppi. Su Favilli stiamo ragionando e alla fine decideremo in maniera condivisa".

Non crede che Bellini sia stato troppo pesante su Cacia? "Io dico solo che Cacia è un calciatore dell’Ascoli e anche di lui dobbiamo discutere insieme".

Maresca è stato scelto da Cardinaletti, la cui posizione oggi è più debole. Siete pronti a sostenere con forza un allenatore all’esordio? "Fiorin e Maresca sono gli allenatori dell’Ascoli e li sosterremo fino in fondo".

Sezione: Copertina / Data: Sab 08 luglio 2017 alle 12:00 / Fonte: Resto del Carlino
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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