“Se si è depressi, si vive nel passato. Se si è ansiosi, si vive nel futuro. Se si è in pace, si vive nel presente” cosi scrisse
un antico filosofo e scrittore cinese (Lao Tzu). In un campionato cosi equilibrato ed imprevedibile, senza padroni e senza
condannati, la forza mentale conta più dell’aspetto tecnico-tattico. Chi ama scommettere i propri spiccioli sulla serie B
italiana quest’anno sa che se ci prende porta a casa i soldi per una vacanza oltreoceano, peccato che è come fare terno
al lotto su ruota fissa. Nel campionato di B più bello degli ultimi anni, e probabilmente uno dei più belli d’Europa, sarà chi
non crollerà a livello psicologico che si salverà, chi invece avrà una mentalità ferrea e decisa, vincerà.
Probabilmente tutto il girone d’andata sarà un sali e scendi di squadre che sfioreranno il cielo per un attimo per poi
rischiare di scottarsi il sedere col fuoco della retrocessione qualche settimana dopo. La squadra che non si farà male in
questa scala di emozioni sarà quella che capirà che è meglio salire a piccoli passi ma con costanza che fare grandi
scalate di colpo per poi fare pericolosi scivoloni senza fine (Perugia, Spezia per citarne alcune).
Il Picchio ha un compito difficile quest’anno. Partito tra lo scetticismo dei tifosi bianconeri naviga sul fondo della
classifica, eppure la superficie di respiro è li ad un punto. E a dir la verità non è lontana neanche quella della gloria.
Procedere per piccoli passi non porterà alla salvezza, ma garantisce pace e calma alla squadra. Un pareggio non è una
sconfitta, si va avanti in classifica, e si può pensare con una certa serenità al prossimo impegno. A differenza degli anni
passati dove i cosiddetti scontri diretti erano una condizione “sine qua non”, quest’anno di scontri diretti ancora non si
può parlare… perché è ancora utopistico capire chi retrocederà e chi sicuramente salirà.
Bisogna capire che in ogni partita che sia in casa o in trasferta l’importante è non perdere! Ad inizio campionato ci siamo
già giocati il jolly di 4 sconfitte in 5 partite; capiterà ad ogni squadra delle 22 avere un periodo cosi. Chi avrà meno
periodi di “depressione” si salverà… ecco perché ben vengano pareggi. Se paradossalmente non si perdesse mai con
sole 4 vittorie saremo automaticamente salvi. Ne abbiamo vinte 2 in 9 partite, vincerne 4 in 33… Purtroppo di partite
però ne perderemo e forse anche tante, ma se cosi sarà, l’importante sarà non perderle consecutivamente, per non
incappare in periodi di sfiducia.
Chi cadrà in lunghi periodi rossi (per gli amanti del sito web diretta.it) rischierà la depressione, e in questo campionato
non se lo può permettere neanche l’Empoli. È proprio per questo motivo che squadre di grandi città potrebbero risentirne
in maniera maggiore, perché magari abituate a vincere per la gloria e non per farsi riprendere da quelle che vengono dal
fondo classifica.
Detto ciò il pareggio col Venezia non è da buttare, basta pensare che se fossimo riusciti a fare altrettanto con Novara e
Frosinone, saremmo al di fuori della zona calda, senza aver fatto niente di trascendentale. Mai come quest’anno
l’importante è non mollare mai – soprattutto a livello psicologico.

Sezione: Copertina / Data: Lun 16 ottobre 2017 alle 17:19
Autore: Massimo Virgili
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