TI PICCHIO - Al Del Duca arriva la capolista

Sono passati ormai tre anni e mezzi dall’ultimo Ascoli-Frosinone (05/01/2014). Come l’ultima volta i ciociari arrivano ad Ascoli combattendo per il primato in classifica (nel 2014 per la vittoria di ciò che si sarebbe chiamata per l’ultima volta Serie C1). E l’Ascoli..? combatte anche stavolta per la salvezza: nel 2014 nel vero senso della parola, dopo il dichiarato fallimento, oggi per mantenere la cadetteria, categoria che non deve sfuggire di mano per un’infinità di ragioni, che sia i tifosi, che i singoli giocatori e la società sanno.

L’armata ciociara fa paura, capitanata da Dionisi e dai fratelli Ciofani viene ad Ascoli per vincere. Squadra dalle grandi potenzialità ha faticato durante le prime dieci partite e poi ha intrapreso un ottimo ruolino di marcia che l’ha condotta al primato. Nelle ultime partite ha mostrato però segnali di affaticamento: a Cesena ha ottenuto un punto grazie all’uscita a farfalle del portiere avversario, con l’Avellino in casa altro pareggio sudato.

Il volo del Picchio è invece avvolto dalla tensione di una situazione che chi l’avrebbe pensato qualche mese fa, è diventata all’improvviso colma di paura. Si passa da partite abuliche (vedi Salerno) a partite combattute (Carpi, Entella) ma il risultato rimane lo stesso. Nessuno ha però il diritto di scoraggiarsi né tra gli uffici della società, né chi indossa la maglia, né chi grida sugli spalti.

La gente come noi non molla mai! Questo deve essere lo spirito che deve guidare squadra e tifoseria al traguardo vitale. L’anno scorso di questi tempi il Picchio si guadagnava con sofferenza e magia i tre punti con la capolista Cagliari. Bisogna credere che sia possibile anche sabato. Sarà pure un’impresa, ma come scriveva la Sud nell’ultimo Ascoli-Frosinone: NOI SIAMO LA STORIA! – quella storia di cui ci sono poche pagine scritte per squadre come Carpi, Entella e Frosinone, mentre ci sono libri interi che narrano le gesta di quella squadra che sorge all’ombra delle cento torri e veste bianco-nero, quella storia che è ora di far tornare ai fasti di un tempo.

Forza Regina del calcio marchigiano!