Che sia la tana del Grifone, che sia la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, che sia semplicemente il Renato Curi. Un campo che lo scorso anno ci ha dato 3 punti fondamentali per centrare la salvezza guidati da uno splendido Jankto, che ora riempie di gioia i colori bianconeri friulani. Anche quest’anno deve finire cosi. La strada per la salvezza si è fatta complicata e il Picchio ha il compito di risorgere proprio l’indomani del giorno pasquale.

Come il vero picchio con il suo picchiettio buca il legno, il nostro Picchio deve bucare ogni uovo perugina che si troverà davanti. Dovrà scardinarlo e prendere punti, punti vitali. Dovrà fare in modo che le scritte blu dei messaggi racchiusi all’interno diventino neri per una dolce scritta a tinte bianconere. A pochi chilometri da Ascoli, qualcuno nell’uovo di Pasqua ha trovato un canarino in Lega Pro, chissà che a Perugia la sorpresa sia proprio un picchio.

A livello tecnico la squadra grifone è sicuramente superiore con un trio d’attacco veloce e concreto, ma la squadra ha vissuto nell’ultimo periodo un calo più di concentrazione che di forma. Nell’ultima partita in casa è riuscita a prendere uno striminzito 1-0 con il Vicenza (e ci va bene), nell’ultima a Trapani non è praticamente scesa in campo.

L’Ascoli viene da quella spinta incredibile sfoderata al 95° dal colpo di testa di Favilli, in quel Ascoli-Frosinone che ci da coraggio. I giovani bianconeri sono carichi e freschi di nazionale azzurra, hanno voglia e devono far bene; i più vecchietti sono acciaccati, ma sono altrettanto fondamentali nella guida della squadra. Aglietti ha dichiarato di voler provare il colpaccio; ci sembra giusto andare a conquistare i 3 punti, anche se anche un pareggio è benvenuto. L’importante è tornare con il morale alto perché nel mini-abbonamento casalingo ci giochiamo tutto: Brescia ed Avellino valgono come una stagione intera.

Ma passo per passo… è Pasqua, mangiamoci un bell’uovo di cioccolato fratelli bianconeri. Che sia rigorosamente Perugina!

Sezione: Copertina / Data: Dom 16 aprile 2017 alle 17:18
Autore: Massimo Virgili
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