Terzo pareggio consecutivo, terzo 1-1 in tre gare per l'Ascoli targato Aglietti, che non vince ma neanche perde, e dimostra due caratteristiche di cui avevamo già parlato. La squadra bianconera infatti, è un osso duro da affrontare per tutti , perchè sta pian piano diventando squadra e crescendo, partita dopo partita. E questa è la prima prerogativa degli uomini di Aglietti, ben messi in campo, organizzati, abili nelle ripartenze e nel pressare alti gli avversari. La mano dell'allenatore si vede ed è ben tangibile, tutti i calciatori si mettono a disposizione della squadra e soprattutto, quando c'è da fare ''muro'', lo fanno in undici, diventando arcigni e coriacei. L'altra prerogativa è che queste caratteristiche portano l'Ascoli ad essere una squadra da trasferta. Mancando un vero e proprio regista di ruolo, il Picchio fa un pò di fatica a creare il gioco, aspettando che sbocci il fiore Hallberg e che Cassata possa diventare più continuo e costante. Il rientro di Giorgi, che potrebbe avvenire già da domani, seppur non dal primo minuto, può dare una mano in tal senso. Il centrocampista di Castel Di Lama infatti, è l'unico calciatore in rosa capace di gestire la palla e giocarla più in verticale, servendo le punte. Analizzando la situazione reparto per reparto, si nota come la difesa, che riesce a difendere con ordine se la squadra è compatta, patisca le avanzate avversarie quando la stanchezza si fa sentire e gli spazi si allungano. Sembra una questione fisica, perchè se prima per l'appunto abbiamo detto che quando si fa muro lo si fa in undici, ora aggiungiamo che sabato questo è avvenuto per settanta minuti, finchè la condizione fisica ha sorretto. Poi, qualche lacuna di troppo. Almici e Mignanelli hanno confermato di essere elementi di categoria. Quest'ultimo, dopo un ora abbondante di discese e scorribande sulla fascia, è calato notevolmente lasciando troppo spazio nel finale a Coronado. Fortunatamente, non si è andati oltre l'1-1. Mignanelli è un ottimo calciatore, un rinforzo importantissimo, che quando migliorerà la fase difensiva potrà definirsi completo. Centralmente, Augustyn e Mengoni sono stati sempre attenti e hanno concesso qualcosa solo nei minuti finali. In mezzo, bene tutti. Bianchi ordinato, Carpani e Cassata mobili e fastidiosi per la retroguardia avversaria. Bene anche Gatto e Favilli, seppur quest'ultimo poteva tramutare in rete la palla del raddoppio, mentre Orsolini , che ha fatto discretamente bene, deve però cercare di essere più concreto negli ultimi venti metri e non tentare dribbling ripetuti. Ma se resterà sereno e umile, i margini di miglioramento verranno confermati. Ora col Vicenza, Aglietti è molto combattuto se fare turn-over o no. Gli impegni ravvicinati ci sono, ma l'avversario è di quelli tosti. In attesa del rientro di Cacia, ancora incerto, si profila un ballottaggio Perez-Favilli, con quest'ultimo però ancora favorito. Sugli esterni, Jaadi reclama un posto, mentre in mezzo Hallberg potrebbe far rifiatare Cassata o Carpani. Nel pacchetto difensivo, Pecorini e Almici si giocano il posto, mentre appare ancora più sicuro di giocare Mignanelli rispetto a Felicioli, ancora troppo acerbo per questa categoria. Centralmente, uno tra Augustyn e Mengoni potrebbe riposare e dare spazio a Gigliotti. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi. Molto più importante il fatto che l'Ascoli ora deve confermare in casa i netti progressi evidenziati in trasferta. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 19 settembre 2016 alle 09:42
Autore: Manuel Fioravanti
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