La 7^giornata di serie B si chiude con il derby Ascoli-Pescara. In un Del Duca che ribolle di entusiasmo e passione(8500 gli spettatori presenti), il Picchio ospita un Pescara voglioso di riscatto dopo un inizio di stagione non proprio esaltante. L' atmosfera è degna di questo sentitissimo match; come sempre in questi casi, oltre alla partita sul campo, c'è un'altra sfida: quella sugli spalti, dove le tifoserie danno spettacolo per tutti i 90 minuti. Gli ospiti si schierano con un inedito 3-5-1-1 pronto a scardinare la retroguardia locale in contropiede; mister Zanetti invece conferma il 4-3-1-2, modificando completamente il centrocampo: Troiano play con Piccinocchi e Gerbo mezzali; in difesa Valentini prende il posto dell' infortunato Brosco e Padoin sostituisce D'Elia. Nel reparto d'attacco Ninkovic è libero di spaziare a ridosso di Da Cruz e il rientrante Scamacca. La prima frazione di gioco è equilibrata, i bianconeri scendono in campo non con la massima grinta e concentrazione e creano soltanto un'occasione da gol con Scamacca che a pochi passi dalla porta colpisce il palo. Gli ospiti non giocano solo di rimessa, cercano parecchio il fraseggio ma creano poco. Nel secondo tempo è l'Ascoli a cercare in tutti i modi il vantaggio, ma deve fare i conti con la poca lucidità dei suoi uomini migliori, decisamente in serata no; il Pescara si difende molto organizzato e non concede particolari occasioni nitide. Sembra tutto filare per il pareggio fino a quando un disattento Valentini spalanca la strada al letale contropiede biancazzurro e taglia le gambe ai marchigiani, colpiti a pochissimi minuti dal termine. Aumenta il nervosismo e la stanchezza per i padroni di casa che, allo scadere, subiscono il raddoppio ospite. È notte fonda al Del Duca, il Picchio perde l' imbattibilità interna e ottiene il secondo stop consecutivo. Di certo le colpe sono di tutti, dai giocatori al mister; l' undici titolare non ha offerto certezze, Zanetti ha riservato alcune sorprese rivoluzionando la linea mediana che è sembrata in difficoltà e poco incisiva; probabilmente sono stati fatti i cambi troppo tardi, a partita ormai decisa; deludono ancora i giocatori di maggior calibro(da Ninkovic a Da Cruz), in difesa si commettono errori di concentrazione(Valentini in ritardo di condizione), uno Scamacca generoso lasciato troppo solo a fare sportellate con la difesa avversaria; infine le assenze di Ardemagni e Brosco hanno pesato come un macigno, sono mancati spirito di sacrificio e determinazione nell' affondare il colpo. È stato un brutto KO, un passo indietro sul piano del gioco e dell'atteggiamento della squadra che però deve servire da lezione. In serie B non esistono partite abbordabili, se non vengono approcciate al meglio si rischia di pagarne le conseguenze. Nonostante tutto, i bianconeri rimangono nelle zone nobili in piena corsa playoff ma la strada è ancora lunga, tempo per migliorare c'è anche grazie all' imminente pausa per le nazionali, utile per ricaricare le energie e capire gli errori commessi in vista della delicata trasferta di Verona nella quale il Picchio deve dimostrare maturità e mentalità.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 07 ottobre 2019 alle 18:07
Autore: Cristian Saluti
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