Tornando dalla città ieri sera a tardissima ora, mi fermo al bar e mi imbatto col mio amico Johnny. Mi vede e subito attacca : "Cacia non va via, resta con noi, è una questione di cuore e l'abbiamo fatto innamorare. E poi siamo ambiziosi anche noi, non solo il Bari." . Lo guardo , sorrido e gli rispondo che no, non è possibile. Le probabilità che Cacia resti ad Ascoli sono del 15% e calano di ora in ora. Chi vi scrive, sa che i calciatori sono innanzitutto professionisti. E sono professionisti seri se onorano la maglia che indossano. Cacia l'ha fatto, ha svolto il proprio dovere e anche di più, merita quindi il rispetto a prescindere dalla scelta che farà. Ho provato anche io però, a pensare che Daniele Cacia in Ascoli abbia trovato qualcosa di diverso rispetto alle altre piazze, qualcosa di folle, quell'amore incondizionato che si ha verso la propria squadra e la propria città. Quella voglia di lottare forgiata da annate di sacrifici e battaglie per la salvezza, quella curva sud che ti trascina ogni secondo del match, quell'amore viscerale che non dura solo 90 minuti ma tutta la settimana. Ascoli è così e Cacia lo sa, perché anche lui si è affezionato durante la scorsa stagione. Poi però, torno in me e penso che il lavoro è lavoro, le opportunità sono opportunità, e la parola "mercenario" è assolutamente ingenerosa per un calciatore che fa della sua professionalità il punto cardine. Mentre scrivo, sicuramente le percentuali di permanenza di Cacia si abbassano notevolmente, il mio amico Johnny se ne è reso conto è forse fatto una ragione. La speranza è ridotta al lumicino, ma mi piace immaginare una volta ancora, che Cacia metta l'amore che ha avvertito quest'anno nel capoluogo marchigiano, al primo posto. Più dell'ambizione(impossibile), più dei soldi, è più dell'irrefrenabile e giustificatissima volontà e fame di lottare per il vertice, viste le 33 primavere. Ci pensi Cacia, e faccia la scelta giusta. Io la rispetterò sempre , fino in fondo. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 17 luglio 2016 alle 10:15
Autore: Manuel Fioravanti
vedi letture
Print