Dodici partite stagionali, più o meno come le ore che passano dall’alba al tramonto. Forti dei sogni maturati nella nottata (che precampionato!!!) ci siamo svegliati all’alba di un 24 agosto con un gran sorriso, nonostante il diluvio universale (Ascoli-Trapani 3-1). Dopo un inciampo da ancora assonnati (Frosinone-Ascoli 2-1) abbiamo cominciato a vivere la giornata e ora dopo ora, partita dopo partita, abbiamo ammirato come splende il sole a mezzogiorno (Ascoli-Spezia 3-0). Capolista, in prima fila, a tu per tu col sole. Ma eravamo solo alla quinta ora del giorno. Dopo mezzogiorno il sole è calato e nelle restanti sette ore che conducono alla sera, si sono addensati grossi nuvoloni neri. Tre sono le ombre che oscurano il cielo:

Numero di sconfitte: Statistiche alla mano: 5 vittorie, 2 pareggi, 5 sconfitte. 3 delle vittorie sono state ottenute contro le ultime 3 della classifica, le altre 2 contro squadre mediocri. Ma le vittorie sono sempre vittorie e soprattutto sono sempre 3 punti. Il dato allarmante sta nell’eccessivo numero di sconfitte in cosi poche partite disputate. Il 40% dei risultati sono sconfitte! Situazione in trasferta: 4 sconfitte, 1 pareggio e 1 vittoria. L’allarme scatta se si analizzano solo le ultime sette partite: 5 punti!

Disciplina zero e confusione: sono già state registrate due esclusioni per motivi disciplinari e per due giocatori diversi. Ahimè anche tra i più forti. Ci etichettano già come effervescenti ma irriverenti. Situazione paradossale e inaccettabile per mancanza di rispetto verso tutti. Una volta c’erano i maestri cattivi, quelli che usavano la bacchetta sia per indicare la lavagna che per lasciare il segno sulle mani dei bimbi maldestri. Zanetti è giovane, di poco più anziano dei suoi ragazzetti irritanti. Non ha mostrato nel momento del bisogno quel polso che serve a dar le “botte” e per di più è in confusione totale. 12 partite 12 formazioni diverse. Neanche al fantacalcio!

Colpo di Stato in società: All’improvviso cambio del Presidente! Già!? È passato un anno si e no! Eppur noi Ascolani, noi Piceni siamo così tradizionali…

Queste ombre non sono sconfortanti, ma un po' di delusione innegabilmente c’è. Non si vuole esser né pessimisti né critici a priori, ma evidentemente qualche crepa c’è, e va riparata. L’ostinazione a volte è la soluzione peggiore.

Tuttavia l’entusiasmo creatosi a inizio campionato non va dissipato, ma tutelato e conservato. La sosta servirà alla squadra e alla società per riflettere su tante cose.

Ai tifosi tocca ancora una volta il compito più duro dopo la sconfitta: l’ardua attesa.

In sole 12 partite è successo fin troppo! Ma come inneggiano gli Ultras: Chi vuole il tramonto dell’Ascoli non vedrà mai la sera!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 10 novembre 2019 alle 16:00
Autore: Massimo Virgili
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