Reduce da tre sconfitte consecutive, l' Ascoli ospita la Virtus Entella nell' anticipo della 9^giornata di serie B. I liguri hanno vissuto un percorso analogo: sono partiti col piede sull' acceleratore ma nelle ultime gare hanno incontrato alcune difficoltà.

Mister Zanetti schiera i suoi con il consueto 4-3-1-2, affidandosi ai giocatori di maggior esperienza e carisma: Padoin scala sulla linea difensiva, Valentini prende il posto di Gravillon, Troiano agisce da metodista supportato da Piccinocchi e Cavion; sulla trequarti è Ninkovic ad assistere le due punte, Ardemagni e Da Cruz.

Si parte con il Picchio arrembante e determinato a sbloccare subito il match, infatti dopo 5' Ninkovic sfrutta un regalo della difesa ospite e manda un chiaro segnale. I biancazzurri però non subiscono il colpo e pareggiano immediatamente su una respinta goffa di Leali che colpisce il malcapitato Pucino. La partita è viva, non vi è un netto predominio del gioco, entrambe le compagini danno la sensazione di poter far male in qualsiasi momento. Alla mezz'ora Da Cruz decide di mettere le cose in chiaro fornendo un assist al bacio per il capitano Ardemagni, in seguito ad una sgaloppata delle sue sulla destra. È il gol che decide la sfida: il secondo parziale è più nervoso che spettacolare, i bianconeri abbassano il baricentro e lasciano il pallino del gioco all' Entella che cerca con tutti i suoi uomini di riprendere il pareggio, ma il muro difensivo ascolano regge, anche se con diverse difficoltà. 

È stata una vittoria caparbia, di squadra; i giocatori hanno remato dalla stessa parte, si sono aiutati in campo, hanno lottato e mostrato attaccamento alla maglia. I marchigiani non hanno creato molte occasioni nitide, ma si sono rivelati cinici, sfruttando al meglio le proprie qualità offensive e qualche sbavatura ospite. Certo, sul piano del gioco ancora bisogna migliorare tanto ma era importante vedere una reazione da veri uomini che c'è stata. Interessante la scelta del mister di schierare un centrocampo tecnico e di ordine; oltre all' esperienza di Troiano, hanno contribuito alla vittoria finale Piccinocchi (intelligente tatticamente e preciso nei passaggi) e Cavion (si è sacrificato, ha corso molto e si è applicato in entrambe le fasi). Si è rivisto finalmente il Ninkovic che tutti conoscono, lontano parente di quello delle ultime gare. E poi Da Cruz, croce e delizia di questa squadra: ha fornito una prestazione di spessore ma ha mostrato i soliti limiti caratteriali, facendosi espellere per una parola di troppo all'arbitro, forse esageratamente. Contava soltanto vincere e riprendere a macinare punti per ritrovare quella fiducia e quella convinzione necessarie per lavorare più serenamente. Martedì l'Ascoli andrà in scena in quel di Perugia e lì vedremo davvero a che punto è il lavoro di Zanetti, si prospetta un match ad alta intensità e di grande agonismo, un bel banco di prova da superare uniti, tutti insieme...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 26 ottobre 2019 alle 14:03
Autore: Cristian Saluti
vedi letture
Print