Partiamo dalla fine. Si, dai concitati minuti finali di Ascoli-Bari, partita agonistica, tosta, maschia, combattuta. L’Ascoli è in attacco e Petagna viene anticipato secco dal bravo Di Cesare. Si accende un battibecco tra i due, con il panzer bianconero che reagise e si fa ammonire. Non contento, da uno spintone all’arbitro e torna dal suo provocatore, sotto gli occhi appunto dello stesso Ghersini, cercando ripetutamente, con le mani, di farsi giustizia da solo. A quel punto, lo stesso arbitro non può far altro che buttarlo fuori. E Petagna, non contento, continua ad insultare tutti, guardialinee compreso, riuscendo a compromettere ancora di piu la sua stagione, che ora volgerà al termine vista la lunga squalifica al quale sarà sottoposto. Petagna, perché ? Verrebbe da chiedersi perché. Altri lo hanno classificato come gesto inaudito e inspiegabile, qualcun altro ci ha visto la voglia di togliersi le responsabilità e di estromettersi dalla lotta, quasi per fare un dispetto a chi lo ha relegato in panchina e a chi lo ha criticato, accostandolo a giocatori che in bianconero, in un recente passato, hanno fatto uguale. Qualcuno ha detto che è semplicemente partita la brocca. Pare però, che la ricerca del cartellino sia stata inseguita, cercata, quasi voluta. Spingere un arbitro, poi, è quanto di più sbagliato ci sia. Caro Petagna, forse, per il tuo bene, è meglio che ora ti godi un periodo di riposo forzato. E che tornerai nelle ultime gare a dare il contributo che sai dare, che hai dimostrato di saper dare quando però hai prima pensato alla squadra poi a te stesso. Le panchine andrebbero digerite meglio.  Paparesta, si, Paparesta, indagato per calciopoli, implicato per guai ‘’moggiani’’, si fa il bello in conferenza stampa, dicendone di ogni contro l’ambiente trovato in Ascoli. Sicuramente, la tribuna bianconera in alcuni suoi elementi ha esagerato con sputi e insulti, non ci sono dubbi. Anzi, forse solo coi primi. Posso solo ricordare che tantissimi dirigenti, una volta insultati in qualsiasi stadio di Italia, lasciavano la loro postazione per andare a seguire la partita da altre parti senza poi andare a fare i fenomeni davanti alle telecamere. Figuriamoci se può andarci lui, Paparesta. O forse doveva andarci. Forse i soldi del neo proprietario malese Noordin Ahmad sono troppo importanti in questo momento storico del Bari, ragion per cui la reazione di Paparesta era molto legata a cercare piu di difendere lui che se stesso, per fare bella figura.  Gli insulti poi, nel calcio, ci stanno, si prendono e si danno. Reazione esagerata, caro Paparesta. Si diventa grandi e vincenti anche sopportando.  L’Ascoli ce l’ha messa tutta. Ha giocato, macinato calcio fino alla fine, ma non è bastato. Non è bastato perché davanti c’era una signora squadra, che ha fatto dell’organizzazione difensiva e della quadratura il suo punto di forza. Non è bastato perché qualcosa è mancato. Non è bastato perché ieri, più che mai, si sono palesati tutti i limiti di una squadra costruita male ed aggiustata alla meno peggio a Gennaio, dove manca un uomo di raccordo tra centrocampo e attacco, dove manca la qualità nell’ultimo passaggio ad innescare Cacia, che non può sempre inventarsi tutto da solo, dove Mangia, il povero Mangia, ha dovuto fare salti mortali. L’allenatore bianconero, in un punto cruciale della stagione, si è trovato ad affrontare una corazzata con 3 giocatori( Cinaglia, Carpani e Altobelli), che lo scorso anno erano riserve in Lega Pro, e gli ha tenuto testa. Ha dovuto tra l’altro inventarsi Altobelli esterno di sinistra per arginare Donkoor e per costruire pressing. Ha dovuto mettere Carpani intermedio a far gioco e non mezzala di inserimento perché a Gennaio non gli hanno dato un cencio di giocatore con quelle caratteristiche. E’ stato costretto a riproporre Cinaglia basso a destra quando lui nasce centrale. Si, Mangia e l’Ascoli ieri meritano un 7 in pagella per come è stata svolta la gara. Ma non basta. Contro queste squadre non basta, diciamolo chiaramente. La sconfitta di ieri ha evidenziato definitivamente come alcuni giocatori arrivati a Gennaio siano stati totalmente inutili. H’Maidat, Benedicic, Iotti, non hanno mai giocato. Mitrea ha alternato prestazioni dignitose a altre disastrose. Bianchi e Dimarco gli unici che hanno fatto bene finora, e meno male che Orsolini sia esploso, altrimenti erano ‘’cavoli’’.Non prendere Antenucci è stato un errore.  E poi ci chiediamo. Giorgi. Possibile che a Gennaio non si sia potuto prendere un calciatore per sostituirlo degnamente ? Perché tanta superficialità in questo aspetto ? Ci sono state le possibilità economiche o no ? Domande alla quale alla fine qualcuno dovrà dare una risposta, speriamo a salvezza ottenuta. Ma ora teniamo botta. L’ambiente resti compatto a sostegno della squadra che lo merita. A Terni il Picchio è atteso da una vera e propria battaglia. Una guerra calcistica da dentro o fuori. I ragazzi ieri ce l’hanno messa tutta, e ci auguriamo che sia cosi anche sabato. Di fronte, non ci sarà certo sempre il Bari degli insuperabili Di Cesare, Tonucci e Donkoor.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 20 aprile 2016 alle 10:12
Autore: Manuel Fioravanti
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