Minuto 43 del primo tempo: colpo di testa a botta sicura di Ninkovic stoppato quasi sulla linea dalla difesa del Livorno. La palla si dirige verso il limite dell’area dove si fionda come un falco un bianconero col numero 25 sulle spalle. Sinistro secco, perfido, preciso quanto basta per lasciare di sasso Zima che può solo guardare la palla in fondo al sacco. 

La partita di Alberto Gerbo potrebbe racchiudersi tutta qua, in quel colpo col suo piede debole che non lascia scampo al portiere toscano. Una partita iniziata in salita per l’ex centrocampista del Foggia che nei primi minuti del match contro il Livorno ha sofferto, e non poco, l’intraprendenza di Marsura.  Il gol ha reso tutto più semplice, non solo per Gerbo ma per tutto il Picchio che è cresciuto e ha chiuso la partita prima con super Lanni e poi con Ninkovic a tempo ormai scaduto. 

Sotto l’aspetto tattico e tecnico sono convinto di poter fare molto di più. Dedico il gol alla mia ragazza e alla mia famiglia, mi seguono sempre e hanno a cuore quanto me la mia carriera“. Queste sono state le parole di Gerbo al termine del match, che non si accontenta e che punta a crescere ancora di più, partita dopo partita. 

Determinazione, esperienza, entusiasmo. Questo è quello che ha promesso appena arrivato ad Ascoli l’ex centrocampista di Genoa, Gubbio e Latina ed è questo che Zanetti vuole per il suo Picchio per portarlo in alto. C’è da crescere è vero, c’è una condizione da migliorare, ma se il buongiorno si vede dal mattino, allora con Alberto Gerbo siamo già sulla strada giusta.  

Sezione: Editoriale / Data: Lun 16 settembre 2019 alle 22:30
Autore: Damiano Boccalini
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