Quando si è ragazzini si corre dietro ad un pallone, tra i campetti di provincia o per le strade, prendendosi a spallate con gli amici per segnare un goal in una porta che, spesso, è delimitata da zaini. Si sogna quasi sempre di farlo, quel goal, indossando la casacca con i colori amati, con sul petto lo stemma della squadra del cuore. Antonio Aloisi, nato e cresciuto ad Ascoli Piceno, sognava di segnar reti sotto la Curva Sud ed, ironia del destino, c'è riuscito. 

Nasce nel capoluogo Piceno il 28 Agosto 1968, iniziando a dare del "tu" al pallone nelle giovanili bianconere, passando le giornate a tirare calci ad un pallone aspettando la domenica, per correre al Del Duca a tifare il Picchio. Passa tutta la trafila delle giovanili posizionandosi come attaccante ma, nel 1988, mister Bersellini, appena approdato nel Piceno dopo l'annata in Irpinia, stravolge il suo ruolo in campo, trasformandolo in difensore ed aggregandolo in prima squadra. Esordisce in Serie A, al Del Duca, il 20 Marzo 1988, nel match vinto dai bianconeri contro l'Inter, per 2 - 1. Quella stagione, per Aloisi, si concluderà con solo 2 presenze. La stagione successiva vede il giovane difensore punto focale della rosa bianconera; Aloisi, infatti, scende in campo 28 volte, siglando la sua prima rete in Serie A il 12 Marzo 1989, al Primo Minuto del match tra Ascoli e Sampdoria, terminato 2 a 2. Aloisi resta ad Ascoli fino alla stagione 1991-92, guadagnandosi anche la fascia da capitano. L'anno successivo si trasferisce a Torino, scendendo poche volte in campo ma guadagnandosi la vittoria della Coppa Italia, nella doppia finale contro la Roma. Lascia Torino e si accasa a Cagliari, esordendo, con i Sardi, anche in Coppa Uefa. Nel '94 passa a Cesena, restando tra le fila dei romagnoli per 3 anni, sempre in Serie B. Dopo una breve parentesi con la Reggina, Aloisi sceglie di seguire il cuore, tornando a vestire la maglia dell'Ascoli, in Serie C1, nell'estate del '98. L'esperienza con i bianconeri terminerà nel 2001, dopo tre anni e dopo la macchia indelebile della sconfitta playoff contro l'Ancona, a Perugia. Gli ultimi anni di carriera passano tra Acireale, Gubbio e Santegidiese. Nel 2006, Aloisi, sceglie di sedersi in panchina, guadagnandosi anche il ruolo di mister della primavera Bianconera. Oggi, a 52 anni, Aloisi ha abbandonato il mondo del calcio ma vive ancora ad Ascoli, nella città che gli ha permesso di realizzare il suo sogno

Sezione: Editoriale / Data: Ven 22 novembre 2019 alle 19:53
Autore: Paride Paci
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