Nato a Massa nel 1964, la carriera di uno dei portieri più amati dagli ascolani si apre vestendo la divisa nerazzurra dell'Inter. Nel 1978, infatti, il giovane Fabrizio Lorieri si accasa alla beneamata, disputando sotto il segno del Biscione tutta la trafila delle giovanili, fino alla stagione 1980-81, quando venne aggregato alla prima squadra da mister Bersellini, senza mai scendere in campo. L'esordio tra i grandi avverrà l'anno dopo, in Serie C2, con la Sangiovannese, con la quale disputerà 33 presenze. La stagione seguente viene girato in prestito dai nerazzurri al Prato, sempre in C2. Con i toscani disputerà una stagione da protagonista, guadanandosi la promozione in Terza Serie. Ancora una volta tornerà a Milano, sponda Inter, ma anche questa volta non riuscirà a vedere il campo da vicino, chiuso da un mostro sacro come Walter Zenga. La stagione 1984-85 lo vede protagonista con la maglia del Piacenza, in Serie C1. Con gli emiliani sfiorerà la promozione in cadetteria, vista sfumare nello spareggio perso 3 a 1 contro il Lanerossi Vicenza, in una partita che divenne simbolo del Totonero che colpì la società veneta e che dimostrò la combine del presidente Maraschin con arbitro e capitano piacentino Gianfilippo Reali. Superata la scottante delusione piacentina, Lorieri torna a vestire la divisa dell'Inter ma, anche questa volta, senza mai scendere in campo. Nell'estate del 1986 passa al Torino, dove resterà per 3 stagioni, disputando 71 presenze ed abbandonando i granata nel 1989, dopo un progressivo incrinarsi dei rapporti tra l'estremo difensore, la dirigenza e mister Radice, colui che lo aveva voluto fortemente a Torino. L'estate dell'89 sembra destinata, per Lorieri, a chiudersi con un trasferimento a Pescara. Galeone lo stima e sembra sempre più probabile il profilarsi di uno scambio che vedrebbe Lorieri in Abruzzo e Gatta (portiere del Pescara) in Piemonte, come vice Tancredi. Quando sembra tutto fatto, ecco arrivare Costantino Rozzi. Il Presidentissimo porta Lorieri nel Piceno, voluto da quel Bersellini che lo aveva portato in prima squadra 10 anni prima, nell'Inter. Resterà ad Ascoli per 4 stagioni, 2 di Serie A e 2 di B, guadagnando una promozione nel 1990-91 ed uno speciale riconoscimento come uomo copertina dell'album Panini nel 1992-93. Dopo l'ultima stagione nel Piceno, terminata con una retrocessione, Lorieri lascerà Ascoli per accasarsi alla Roma. Il portiere toscano disputerà ancora ottime stagioni, fino al ritiro definitivo avvenuto nel 2004 con la maglia del CuoioCappano, in C2. Ad Ascoli, però, Lorieri viene ricordato come l'ultimo portiere del Picchio in Serie A, prima del 2006, prima di Ferdinando Coppola.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 11 marzo 2020 alle 11:59
Autore: Paride Paci
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