E' il 26 Gennaio 1975, l'Ascoli, matricola della Serie A ed ultimo in classifica, affronta la Lazio di Maestrelli, campione d'Italia in carica. Siamo al 75esimo minuto, il risultato è sullo 0 a 0 e Zandoli ,ad pochi passi dall'area di rigore biancazzurra, viene steso da Oddi, è calcio di punizione. Sul pallone va Steno Gola che, con un cross perfetto serve Mario Colautti; il difensore bianconero sforna un tiro perfetto e buca Pulici, è 1 a 0 per l'Ascoli. Quella partita, terminata proprio 1 a 0, rappresenterà la svolta di un'intera stagione per la squadra marchigiana allenata da Carletto Mazzone. Fino a quel 26 Gennaio, la neopromossa Ascoli aveva stentato, relegandosi all'ultimo posto e collezionando solamente 7 punti in 14 giornate. Quella rete di Colautti fece scattare la scintilla della riscossa nello spogliatoio bianconero, permettendo alla compagine Picena di collezionare 15 punti nelle successive 15 giornate, guadagnandosi un'insperata e tanto agognata salvezza. Mario Colautti da Tarcento, un piccolo paese del Friuli Venezia Giulia, con quel goal entrò di diritto nell'ultracentenaria storia dell'Ascoli Calcio. Ma facciamo un passo indietro. Il giovane Mario inizia la sua carriera agonistica nel 1961, esordendo in Serie C con la Tevere Roma, quarta squadra della Capitale, e rimanendo con i giallorossi fino al 1964, anno in cui approdò al Livorno, in Serie B. Restò in cadetteria per le 3 stagioni successive, vestendo le maglie di Alessandria, Potenza e Bari; con i galletti, nella stagione 1968-69, ottenne una promozione in Serie A, che gli permise di esordire in massima Serie nella Stagione successiva, 1969-70. Tornato in Serie B con il Bari, lasciò la Puglia al termine della stagione 1971-72, accettando la proposta del Presidente Rozzi di vestire la maglia della neopromossa Ascoli Calcio (la società aveva da poco cambiato nome dal precedente Del Duca Ascoli). Da quell'estate del 1972, l'Ascoli e Colautti viaggiarono insieme per 5 anni, ottenendo una storica prima promozione in Serie A al termine della stagione '73-74 e una altrettanto storica salvezza, l'anno successivo, anche grazie a quel goal, contro una Lazio che sembrava troppo forta ma che, invece, si arrese sotto il destro di quel libero arrivato da un piccolo paese del Friuli. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 05 novembre 2019 alle 21:21
Autore: Paride Paci
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