Si può togliere a un tifoso il diritto e la libertà di sognare ? Si può negare a un tifoso l'idea che la propria squadra del cuore possa, se ne avesse le possibilità, ambire a qualcosa di importante o addirittura importantissimo ? Si possono castrare sogni di gloria, velleità e speranze ai tifosi più ottimisti ? Rispondo io. La risposta è no. Non si può proibire a un tifoso di pensare che l'Ascoli, questo Ascoli , possa sognare. Il tifoso più attento , riesce a vedere una cosa importante, ovvero che l'Ascoli cresce, fa esperienza, e soprattutto assimila gli errori per non commetterli più. L'esperienza, si dice nel gergo, è la somma delle volte in cui sei stato ''fregato''. E quando sei stato ''fregato'', se sei giovane e umile non ti fai ''fregare'' più. E' successo dopo il Latina, la botta è stata grande, la delusione enorme, ma il riscatto immediato contro l'Entella ha mitigato ampiamente quella delusione. E la stessa cosa, stavolta più netta, è accaduta questa volta. Dopo la batosta del 2-2 del Trapani, l'Ascoli è scesa in campo con la Pro Vercelli con l'atteggiamento giusto, libera da pensieri, col piglio della squadra matura, che  fa attaccare l'avversario e poi lo punisce con le giocate dei suoi talenti, però mai casuali. L'Ascoli è una squadra che per rendere al massimo , non deve avere l'assillo dei risultati. Non deve pensare a amministrare un vantaggio o rincorrere uno svantaggio, perchè manca di un uomo pensante nel bel mezzo, dove i calciatori hanno tutte altre caratteristiche. E allora, si vada sempre col pedale abbassato come vuole Aglietti e si sopperisce a questa carenza con l'intelligenza e usufruendo delle proprie prerogative. Spigliatezza, freschezza atletica, proprietà tecniche nell' uno contro uno, potenza fisica in avanti, mestiere e astuzia dietro. Una squadra spigolosa, difficile da affrontare, con dieci risultati utili consecutivi, e non sono un caso. Ma attenzione ! Non sono tutte rose e fiori. Perchè oltre ai sogni, nella vita ci sono le realtà. Le realtà dicono che ancora i punti di distacco dalla zona play out sono pochi, e che quindi basta toppare due partite per ritrovarsi invischiati nel bel mezzo della lotta salvezza, quella lotta che ti costringerebbe a giocare con l'acqua alla gola, snaturando tutte le tue caratteristiche. Quindi, se è vero che il tifoso può e deve sognare, è altrettanto vero che lo stesso non deve illudersi, perchè l'obiettivo è la salvezza. Obiettivo irrinunciabile, imprescindibile, primario. E' troppo importante per la piazza ascolana mantenere la categoria, non ci sono alternative. Compito di Aglietti quindi, è mantenere le teste dei giocatori ben saldi sul terreno per lottare principalmente per un unico obiettivo. Quello più importante. E siamo certi che il trainer bianconero sappia fare da padre ai giovani e fratello ai vecchi, sappia dare bastone e carota, e sappia capire i momenti in queste settimane. Poi , con i ritorni di Cacia e Bianchi, che necessiteranno comunque ovviamente di alcune partite per tornare in una condizione decente, si darà il via al rush finale. Per quale obiettivo ? La salvezza, ovviamente..............

Sezione: Editoriale / Data: Mer 15 febbraio 2017 alle 17:34
Autore: Manuel Fioravanti
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