Alfredo Aglietti può analizzare lati positivi e lati negativi dello 0-0 col Cesena. Di positivo senza dubbio, c'è il fatto che l'Ascoli  ha concesso poco al temibilissimo avversario, fatto di giocatori di grandi qualità come Djuric, Garritano, Ciano, Di Roberto, Schiavone, Cinelli. L'Ascoli si muove bene in fase difensiva, agendo da reparto e subendo solo qualche azione individuale dai due esterni e una traversa di Djuric nel primo tempo. Due però sono le situazioni da rivedere, i punti interrogativi che la squadra si porta dietro da qualche settimana. Il primo, individuale, è relativo al ruolo di terzino destro. Alberto Almici infatti, sta vivendo un periodo poco felice. Il giocatore, che lo scorso anno dopo un buon girone d'andata ha ricevuto qualche critica per un girone di ritorno sottotono, pare abbia una gran voglia di dimostrare che è un giocatore importante per la squadra. L'impegno non si può mettere in discussione, ma ciò che si nota è una mancanza di serenità, dovuta proprio, come pare, a una troppa voglia di strafare. Stia tranquillo Almici, e giochi la sua partita serenamente fregandosene di qualche critica. Aglietti ha fatto bene a ridargli fiducia. D'altronde, bocciarlo a settembre dopo una gara negativa come Pisa, avrebbe fatto solo male a lui e all'Ascoli di riflesso. Il secondo, è relativo a Daniele Cacia, ovviamente non tanto per demerito suo, quanto perché appare lo specchio di una squadra sterile e che punge poco. Una squadra in cui i centrocampisti verticalizzano poco,perché non tutti lo hanno nelle corde, e in cui gli esterni sembrano fin troppo innamorati del pallone, nonostante le loro grandi qualità tecniche. Aglietti, ora che ha trovato una certa stabilità in fase difensiva, può e deve lavorare con calma e serenità anche sul reparto d'attacco. Il centravanti del 4-3-3, specie con esterni a piedi invertiti, deve fare un gran lavoro a venire fuori dall'area e far giocare i compagni, ma inevitabilmente , sfiancato da questo compito, non può essere sempre lucido sotto la porta, specialmente se gli esterni, invece di imbeccarti con un cross, tentano sempre dribbling per cercare il tiro. Ad Aglietti l'arduo compito di risolvere questa situazione. Avere Cacia e sfruttarlo al 50 % non è molto produttivo per l'Ascoli, visto il valore del calciatore.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 28 settembre 2016 alle 09:13
Autore: Manuel Fioravanti
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