Andrea Cardinaletti è stato nominato Amministratore Unico dell'Ascoli Picchio. Una scelta voluta dalla società al termine di un biennio che per Bellini è stato molto carico di impegni e molto dispendioso. L'imprenditore italo-canadese cercava una persona di fiducia da collocare ad amministrare la sua creatura e l'ha trovata in questo deciso Jesino che ha preferito il silenzio in quest'ultimo mese a tante parole buttate all'aria. Ed è già un primo merito. Il secondo merito è l'assunzione di responsabilità e il senso del dovere. ''Se qualcuno cerca un referente, quello sono io'', ha detto il nuovo AU in conferenza stampa. Che ha poi rivendicato il diritto e il dovere alle scelte. Senza impicci di sorta, senza quel fastidioso ronzio di nomi che ogni giorno vengono propinati all'esterno della società e accostati all'Ascoli . Cardinaletti fa le scelte come si confà a qualsiasi amministratore e ne risponde appieno. In tutto e per tutto. Ed è uno scossone molto forte a una società che perde nel frattempo due pezzi (Lovato e Marroccu, ringraziati entrambi da Bellini per il gran lavoro svolto), ma che si appresta all'assunzione di un nuovo Ds (la scelta pare ricaduta su Giarretta) e a breve del nuovo staff tecnico. Cardinaletti ha parlato chiaro. Ha parlato di progetto Ascoli Picchio. E ha detto tondo tondo che le persone che lavoreranno per il Picchio verranno scelte in base al progetto stesso e non viceversa. Ed è una dimostrazione di identità vera e netta. Una presa di posizione forte e decisa. L'Ascoli deve avere un proprio ''documento'', deve avere la forza di seguire una strada. E con quest'unità di intenti che finalmente sta trovando la strada del rinnovamento, può farlo, specialmente se si rema tutti dalla stessa parte, senza segni di debolezza. Faraotti ha poi tenuto a precisare che l'Ascoli è l'unica società senza debiti. Che si finanzia da sola e non con l'aiuto di banche o quant'altro. Ed è anche questo un vanto, un motivo di orgoglio per quanto fatto, seppur tra difficoltà non nascoste, in questi due anni e mezzo. Altra operazione positiva in via di conclusione, è l'acquisto del Città di Ascoli. Una società ambiziosa e che punta a crescere in serie B non può prescindere da una struttura adeguata per allenarsi. E anche qui, un passo avanti finalmente importante e decisivo. Capitolo tecnico: il mister sarà uno tra De Zerbi e Aglietti, con Gattuso e Baroni ad oggi in forte ribasso. La società ha già una bozza di accordo con Aglietti ma attende anche il si di De Zerbi, che però vorrebbe con se il suo staff, e per l'Ascoli è una spesa da valutare, visti i contratti ancora in essere di alcuni dipendenti. Entrambi gli allenatori hanno la cultura del buon gioco, seppur quello di De Zerbi (cercato con insistenza dal Crotone) è molto più sbilanciato e ricorda in parte quello che era l'identikit del tecnico alla Zeman. Aglietti invece, ha più esperienza in B e sarebbe una scelta comunque giusta ugualmente per una società che vuole crescere come l'Ascoli.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 giugno 2016 alle 10:56
Autore: Manuel Fioravanti
vedi letture
Print