Nelle ultime settimane, qualcuno sta giocherellando un pò troppo col mercato. Dal trasferimento di Petagna a Gennaio all'Atalanta, al futuro di Jankto, alle prospettive di Orsolini, alle numerose squadre interessate a Mangia nella massima serie, alla voce che parla di un Cacia in procinto di partire verso Parma. L'aria che si avverte è quella di un Ascoli ormai salvo e che in queste ultime tre partite va a fare tre scampagnate. Tutti concentrati verso il futuro, nessuno al presente. Si scatenano guerre sui social su questo o quell'altro giocatore. Ma la realtà è ben altra. L'Ascoli, sabato prossimo, va a Novara, senza Cacia, con Bianchi e Giorgi acciaccati, con Canini non al 100% e con alcuni giocatori in riserva di benzina. L'Ascoli non può permettersi di perdere assolutamente, perchè un eventuale passo falso vorrebbe dire rimettere in discussione tutto il lavoro farto in maniera equilibrata e certosina finora. Il Picchio poi, oltretutto, dopo Novara ha anche la sfida con il Livorno , vero scontro salvezza. Arrivare a quella gara con la mente altrove, con un ambiente che non respira aria di compattezza ma di distrazione e che lo fa respirare alla squadra, vorrebbe dire buttare tutto nella tazza del bagno e tirare lo sciacquone. Può permettersi l'Ascoli questi tipi di atteggiamento mentale ? Può permettersi l'ambiente di rilassarsi e di prendere la questione della permanenza della categoria con leggerezza ? Le cose migliori in Ascoli si sono fatte quando l'ambiente e la squadra hanno camminato di pari passo, mostrando un certo tipo di compattezza e di atteggiamento battagliero come Costantino Rozzi insegnava. Ambiente inteso come società, squadra, stampa, ultras e tifosi normali. Resettare subito le chiacchiere, tenere la spina ben attaccata per altre tre settimane. La salvezza è a portata di mano, ma guai a sottovalutare qualsiasi minimo pericolo o fiammella di rischio che si accende e che invece va immediatamente spenta. Non raggiungerla, ora , sarebbe un totale suicidio.  

Sezione: Editoriale / Data: Mer 04 maggio 2016 alle 10:11
Autore: Manuel Fioravanti
vedi letture
Print