Paolo Zanetti è il nuovo allenatore dell'Ascoli. Manca ancora l'ufficialità, che verrà data tra oggi e domani, ma l'accordo è cosa fatta e il SudTirol ha annunciato che negare la possibilità al proprio timoniere di misurare le sue competenze con il difficile torneo di B sarebbe quantomeno ingiusto. Nato a Valdagno il 16 Dicembre 1982, una lunga carriera alle spalle tra serie A e serie B (anche con la maglia bianconera del Picchio), Zanetti era un regista, un uomo d'ordine dotato di una buonissima visione di gioco seppur non velocissimo nei movimenti. Da allenatore, dopo l'esperienza nel settore giovanile della Reggiana, si è ben cimentato nelle due stagioni alla guida del SudTirol, con cui ha raggiunto i play off per due stagioni consecutive, ottenendo addirittura anche un secondo posto. Allenatore profondamente diverso da Vivarini, l'Ascoli lo ha scelto battendo la concorrenza di altre squadre, come Chievo e Perugia che avevano fatto su di lui più di un pensiero. Le differenze con il suo predecessore sono di radice tattica e di filosofia di gioco. Sicuramente meno integralista nel modo di attaccare, ma piu equilibrato e applicato in entrambe le fasi, Zanetti fa dell'organizzazione tattica il suo credo. Non legato a nessun modulo in particolare, seppur nelle ultime due stagioni abbia principalmente applicato il 3-5-2, il 36enne allenatore lavora sempre affinchè le sue squadre siano robuste, organizzate e quadrate, ma al tempo stesso propositive. Bravo a lavorare coi giovani e a fare di necessità virtu', Zanetti sa adattarsi al momento della partita e al campionato, oltre che ovviamente alle caratteristiche della sua squadra. Sarà difficile vedere una squadra spumeggiante, ma lo sarà anche vederla passiva,attendista, in balia degli eventi e degli episodi. Si tratterà di una squadra, l'Ascoli, che, qualora il mister riuscisse ad infondere il suo credo, sarà molto scorbutica e difficile da affrontare, la classica squadra scomoda ma che sa giocare bene al calcio, specie sul proprio terreno. Il primo compito che avrà il mister, sarà quello di rimodellare la casella delle reti subite. Le 56 incassate dall'Ascoli lo scorso torneo, cozzano con il modo di intendere il calcio del nuovo trainer bianconero, che nella scorsa stagione ha subito solamente 33 reti e addirittura 28 nella stagione precedente. Per due anni consecutivi, il SudTirol si è rivelata la seconda miglior difesa della Lega Pro pur giocando un buon calcio. Quel che è da verificare in Zanetti, è la capacità di supportare, e anche sopportare, la pressione emotiva alla quale una piazza calda come Ascoli ti sottopone. Di certo lui, avendoci giocato, e avendo anche giocato diverse stagioni con la casacca del Torino, è avvantaggiato rispetto ad altri, ma ciò non vuol dire che, automaticamente, sarà in grado di farlo. Aspettiamoci un Ascoli dunque con diversi principi rispetto a quelli precedenti, un Ascoli più organizzato, piu concentrato, più equilibrato e più attento alle varie situazioni che si verifichino nell'arco della partita. 

Sezione: Focus / Data: Mer 05 giugno 2019 alle 10:51
Autore: Manuel Fioravanti
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