Uno degli argomenti da affrontare prima che il patron Bellini riprenda la strada per il Canada è quello del centro sportivo dell'Ascoli Picchio. Ormai se ne parla da un paio d'anni e adesso non c'è neppure tanto tempo da sprecare perché la società all'atto d'iscrizione al prossimo campionato di B, ormai vicina, dovrà obbligatoriamente indicare anche i campi di allenamento. Dopo tanto parlare le possibili strutture su cui puntare erano rimaste due e su tutte e due la società di Corso Vittorio ha puntato portando avanti parallele trattative. Sul piatto della scelta il complesso dei campi Agostini (o Pro Calcio che dir si voglia) per il quale si era arrivato anche ad un abbozzo di accordo. Poi, però, anche per qualche vicenda giudiziaria che avrebbe rallentato le cose non si è mai arrivati al nero su bianco. L'alternativa è sempre quella del complesso del Città di Ascoli che le vicende burocratiche le ha superate da tempo (ci sono tutte le licenze) ma dove ci sarebbe tutto da rifare rispetto ai campi Agostini. A partire dai campi sintetici e naturali per arrivare agli spogliatoi devastati dai vandali e dai ladri di rame. Si è anche parlato di una proposta parziale dell'Ascoli per l'acquisto dei soli impianti sportivi, scorporando cioè la palazzina servizi sovrastante. Se ne sta occupando l'amministratore delegato Cardinaletti che, naturalmente, è ben conosciuto al Medioleasing proprietario dell'impianto in quanto con sede a Jesi. A dirimere la questione ci penseranno probabilmente i funzionari del Credito Sportivo a cui l'Ascoli si è rivolto. Due tecnici dell'ente sono venuti ad Ascoli effettuando un sopralluogo ad entrambe le strutture. Esperti del ramo e di questo genere di finanziamenti, sembrerebbe da indiscrezioni che il Centro Città di Ascoli sia tornato in vantaggio in quanto da loro considerato più idoneo.

Sezione: News / Data: Sab 28 maggio 2016 alle 16:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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