Sei punti in classifica nelle prime sei uscite, un successo, tre pareggi e due sconfitte, con 5 marcature siglate e 7 incassate. Il Picchio di Vivarini al momento raccoglie meno di quanto seminato: la prestazione notevole come la gara allo Zaccheria è lo specchio. Il risultato lascia i bianconeri con un pugno di mosche in mano, ma regala comunque fiducia e ottimismo per i prossimi incontri. La graduatoria cadetta, alle prese con l'inedito format a 19 squadre, lascia di sé una fotografia colorata da tanta imprevedibilità ed equilibrio: molte sono le formazioni racchiuse in un fazzoletto di punti, c'è lotta serrata per ambire alle alte posizioni ed evitare le piazze più scomode. L'Ascoli oggi galleggia nel limbo, più vicina alle zone basse, alla ricerca di un successo per dare maggiore forza e convinzione. I tre punti mancano da un mese: l'ultimo exploit risale al 15 settembre scorso al Del Duca contro il Lecce (1-0), ma sabato prossimo dopo il turno di riposo a causa degli impegni delle nazionali, in terra picena arriverà il Carpi dell'ex Castori. I bianconeri vogliono tornare a brindare e ottenere il bottino pieno. A disposizione per Vivarini ci sono le armi ascolane: Ninkovic su tutti potrebbe essere l'uomo da temere per gli emiliani, anche se fino a questo punto del campionato, il vero spacca partite bianconero porta il nome di Riccardo Brosco.

Sezione: News / Data: Dom 14 ottobre 2018 alle 21:03 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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