Tornò in bianconero nel novembre 2009, sempre in B, per aiutare il Picchio a tirarsi fuori dalle zone pericolose di classifica. Contro la Reggina si rese autore di un bellissimo gesto di fair play, ordinando ai suoi di restare fermi per far segnare gli avversari e restituire il gol dopo una contestata rete realizzata dall'Ascoli. Una decisione che portò anche fortuna ai bianconeri, visto che poi il Picchio inanellò un pari e cinque vittorie consecutive e a fine stagione centrò nuovamente la salvezza. 
Ancora adesso, a distanza di dieci anni, Pillon segue da vicino le vicissitudini bianconere: «L'Ascoli ha avuto un inizio di stagione molto positivo, è una squadra ben organizzata sul piano del gioco e fin da subito si è vista la mano di un allenatore che reputo molto bravo» ha dichiarato il tecnico veneto. «Il Picchio può fare un buon campionato e puntare a centrare i playoff, l'importante è mantenere l'umiltà e non calare di intensità. Perché in un campionato come la B appena molli un attimo vieni castigato: si è visto col Pescara». Qual è allora la ricetta per fare bene nel torneo cadetto? «Bisogna sempre avere la giusta fame di arrivare al risultato. Se fai un contrasto in meno, un recupero in meno o uno scatto in meno rischi di perdere la partita. La B è un campionato molto difficile, l'ho fatto tanti anni e lo conosco bene. Puoi essere forte quanto vuoi, ma se non ti cali bene nel campionato, fai fatica in tutte le partite». 

Sezione: News / Data: Lun 14 ottobre 2019 alle 14:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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