Il cambio di denominazione da Ascoli Calcio ad Ascoli Picchio si rese necessario all’indomani del fallimento del dicembre 2013. Nel maggio 2014 fu presentato lo stemma con il nuovo simbolo e un picchio utilizzato dall’ex patron anche in altre aziende di famiglia. Le nuove soluzioni non sono mai state molto gradite dai bianconeri, mentre il marchio e il nome Ascoli Calcio sono da sempre nel cuore di tutti. Il desiderio di tornare a identificarsi con la propria storia potrebbe realizzarsi. Non subito però. L’iter prevede l’obbligo di fare istanza per il cambiamento entro il 15 luglio di ogni anno. Verosimilmente nel prossimo futuro si riprenderà a gioire sotto le vecchie insegne. Dal giorno dell’acquisizione da parte di Bellini infatti i marchi sociali (la scritta Ascoli Calcio 1898 e il picchio stilizzato) sono in possesso dell’attuale società con i diritti rinnovati nel 2011 e in scadenza nel 2021. Nessun problema in vista per lo stemma, si potrebbe quindi anche tornare ad utilizzare la storica denominazione, nata nel 1972 con Costantino Rozzi. Resta però una questione di ordine legale per quanto riguarda il nome sulla stregua di quanto avvenuto in altre piazze. Se ad esempio a Napoli due anni dopo il crack il club è tornato alla storica denominazione, a Parma e Firenze, poco dopo il fallimento, è stato ripristinato il precedente simbolo, ma si è preferito non riprendere con esattezza la ragione sociale della fallita antenata al fine di evitare di esporsi a possibili cause risarcitorie.

Sezione: News / Data: Dom 08 luglio 2018 alle 17:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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