Queste e tre cose di Ascoli-Verona:

1. Difesa di ferro. Nessuna sofferenza in difesa per l'Ascoli contro la corazzata gialloblu. La retroguardia bianconera non ha praticamente subito nulla, nemmeno un tiro in porta dal quotatissimo Verona. Il muro del Picchio ha annullato completamente ogni azione offensiva del Verona. Senza dubbio, quella dell'Ascoli, è una delle difese più forti della Serie B. Solo un gol subito nelle ultime tre partite, segno che Vivarini sta lavorando sulla fase difensiva e sul reparto specifico, lavoro che sta portando i suoi frutti.

2. Grande sacrificio. Se l'Ascoli non ha subito nulla è perchè tutta la squadra ha giocato una grande partita di sacrificio. La coppia di centrali difensiva ha lottato, in mezzo Addae e Frattesi hanno corso per quattro, tanto lavoro sporco di Troiano e Rosseti che non si sono mai fermati. Questo solo per citare alcuni bianconeri, ma nel complesso tutta la squadra si è sacrificata facendo un pressing alto che ha preso in contropiede il Verona. Un'aggressività che poi ha permesso all'Ascoli di non subire e colpire al momento giusto.

3. Attacco spuntato. Unica nota negativa è l'attacco. I centravanti non segnano, non riescono a buttarla dentro. Non sono stati creati tanti pericoli ieri e come dicevamo, la squadra ha fatto più una partita di sacrificio senza pensare al gioco. Però, l'assenza di Ardemagni pesa. Beretta non vede la porta, Rosseti nemmeno. Ha esordito Ngombo, buona prova ma anche lui è rimasto a secco. L'ultimo gol di un attaccante l'ha segnato Ganz a Foggia, ben quattro partite fa. Troppo poco. In attesa di Ardemagni, è necessario che li davanti si torni a fare gol.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 31 ottobre 2018 alle 08:07
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
vedi letture
Print