Blazej Augustyn, un gigante d'argilla al servizio della difesa

Dovrebbe essere, salvo impensabili sorprese dell'ultima ora, Blazej Augustyn il nuovo difensore centrale dell'Ascoli Picchio 2016-2017. 28 anni, 191Cm per 83Kg, arcigno e cattivo, lunghe leve che ,inevitabilmente , concedono qualcosa alla velocità, Augustyn è una vecchia conoscenza del nostro calcio. Arrivato in Italia al tramonto degli anni 2000, portato da quel vecchio genio di Lo Monaco, preso dal Catania che militava nel Varsavia ancora 20enne, girato subito in B al Rimini, dove però totalizzò solo 4 presenze. Tornò alla base, disputando in A con gli etnei poche partite, 10, fermato da quello che è, da sempre, il suo tallone d'Achille : la fragilità fisica. Si fa apprezzare però per la sua duttilità, capace di interpretare al meglio tutti i ruoli della difesa, centrale o terzino alla bisogna. L'anno successivo, stagione 2010-2011, ancora al Catania, ancora in A, ancora poche presenze, ancora qualche problema fisico. 6 le sue presenze complessive, allorchè i siciliani lo girano in B , al Vicenza, dove disputa la miglior stagione della sua carriera, imponendosi come uno dei centrali più promettenti, nella stagione 2011-2012, dell'intera serie B italiana. I dotati di buona memoria, lo ricordano al Del Duca, il 4 Settembre 2011, marcare con estrema facilità Soncin e Papa Waigo.Un imperioso gigante che stoppò ogni velleità d'affondo dei due punteros bianconeri . ''Augustyn 6,5 - Mette talento e competenza negli interventi che compie con disinvoltura e in modo autoritario.'', Cosi valuta la sua prestazione il portale VicenzaPiùBiancorossa. Chiude la stagione con 26 presenze e 1 rete, non evitando però la retrocessione del Vicenza negli spareggi con l'Empoli. Torna al Catania, poche apparizioni, e poi la Scozia, l'estero, la serie A scozzese. Dove però, nonostante discrete prestazioni, non riesce mai a giocare un campionato con continuità. 22 presenze l'anno scorso con la casacca del Midlothian, forse la stagione in cui ha disputato più gare. Ora il ritorno in Italia, con l'Ascoli. Le doti non sono in discussione, la tenuta fisica si. Una scommessa insomma, quella che si appresta a fare la società di Corso Vittorio. Se Giaretta la vince, avrà un difensore in grado di reggere quasi da solo il pacchetto arretrato.