"Si è molto romanzato sulla trattativa per il rinnovo, ma in realtà non ho mai avuto dubbi. Ascoli è sempre stata la mia priorità". Parola di Daniele Cacia, fra i pochi attaccanti «centenari» della B rilasciate alla Gazzetta dello Sport.

Il Bari le aveva, però, fatto un’offerta importante.

"Sogliano mi ha cercato, è vero. Abbiamo un rapporto che va oltre il calcio, c’è grande stima e Bari sarebbe potuta essere un’opportunità importante. Ma non me la sono sentita di lasciare Ascoli".

Obiettivi per la prossima stagione?

"Per un attaccante andare in doppia cifra e vincere la classifica cannonieri è sempre bello. Ormai ho 33 anni e preferisco un traguardo importante di squadra. Vorrei salvarmi con più tranquillità".

Chi sarà la squadra da battere?

"Al momento non c’è una squadra ammazza-campionato come il Cagliari dell’anno scorso. A fine mercato lo diventerà sicuramente il Bari. Sogliano costruirà un grande organico e saranno la formazione da battere".

Le avversarie, invece?

"Ci sono diverse squadre molto attrezzate: sicuramente il trio Verona-Carpi-Frosinone starà nelle posizioni di testa".

A proposito di Verona, lo ritroverà per la prima volta da avversario quest’anno: sensazioni?

"Verona è una piazza che amo. Sono stato benissimo, abbiamo vinto il campionato e ho segnato 24 gol. Spero per loro che possano tornare subito in A. L’Hellas non può stare in B, una tifoseria del genere merita altre categorie".

L’addio nel 2014 fu burrascoso con la dichiarazione «Sono stato trattato come un cane». A distanza di un paio d’anni si è rimarginata la ferita?

"Non ho avuto in A lo spazio che mi immaginavo di avere. Ho beccato sulla mia strada un signor Toni, davanti al quale c’era solo da togliersi il cappello. Ora ho metabolizzato tutto. Il rammarico vero è quello di non aver mai avuto una vera occasione in Serie A".

Cosa le è mancato?

"Ero di nuovo a 31 anni in A e mi sentivo finalmente pronto dopo l’esperienza da giovanissimo con la Fiorentina. Lecce? È stata l’unica occasione, ma mi sono rotto il perone. In carriera ho fatto appena 13 partite da titolare in A. Mi sarebbe piaciuto avere un’occasione come accaduto quest’anno a Mbakogu: fare un campionato intero da titolare. Invece a Verona è arrivato Toni e a Bologna mi hanno messo fuori lista".

Ormai fra i suoi colleghi spopolano i social network: lei quale usa?

"Zero social. Non ci tengo a esserci. Stanno diventando la rovina dei giovani che si concentrano più su quello rispetto alle cose vere della vita. E sono anche la rovina delle coppie".

Lei è una mosca bianca.

"Sono fatto così. Il tempo libero lo passo con i bambini e la mia compagna: sono la cosa più bella della mia vita".

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 30 luglio 2016 alle 14:02
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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