Serse Cosmi tra musica house durante gli allenamenti, la corsa salvezza e la vittoria sul Bari: "È stata una vittoria importante per mille motivi – ha detto ieri il tecnico a RadioMontecarlo -. Soprattutto per i tre punti che ci devono aiutare a tirarci fuori del tutto o parzialmente da una situazione di classifica non facile e poi sotto l’aspetto del morale. È innegabile che vincere contro una squadra forte come il Bari dà qualcosa in più rispetto ad altri successi".

Il tecnico dell’Ascoli ha parlato anche dei suoi metodi di lavoro. "Non ho mai un metodo unico. Laprimacosachecerco di fare è quella di capire velocemente dove mi trovo. Intendo la società, l’ambiente, la squadra.Non solo per le qualità tecniche, ma anche per quellemorali e comportamentali: vedere com’è la tifoseria, capire un po’ tutto. Va fatto velocemente, per iniziare a lavorare bene. Va sempre tenuto in considerazione il lavoro fatto dalla squadra prima del mio arrivo, perché chi ti ha preceduto ha comunque sempre un valore. E si deve costruire sul valore che ha lasciato chi hai sostituito e poimetterci del tuo, l’esperienza e il credocalcistico".

Ascoli-Bari è finita 1-0 e il maestro, ovvero Cosmi, ha battuto l’allievo, ovvero Fabio Grosso: erano insieme ai tempi di Perugia ma l’attuale tecnico del Bari faceva ancora il terzino. "Abbiamo solo parlato velocemente prima e dopo la gara,mi ha fatto i complimenti - dice Cosmi -. È un ragazzo molto sereno, ma ha anche una forza enorme. Ognuno di noi ha dentro la grinta e la esprime a proprio modo, se non ce l’hai credo sia difficile fare questo mestiere. Tutto viene ricondotto al carattere: ognuno di noi ha delle qualità da mettere in mostra, ma per essere allenatore devi essere completo a 360 gradi. Dopo tanti anni posso dire che vendiamo qualcosa di noi. C’è chi ci riesce bene e chi no, anche in base a quello che vogliono i dirigenti. Chi è stato molto bravo è stato più apprezzato, ma questo non è un limite mauna qualità".

Dall’esordio ad oggi Cosmi parla anche del passato: "Noi tutti siamo cambiati, allora non c’era Facebook e questo fa capire che il mondo è stato stravolto. Ai miei tempi il calcio era migliore, lo dimostrano i grandi campioni che venivano a giocare in Italia e le vittorie nelle coppe europee. La qualità dei calciatoridi alloranon èparagonabile aquella degli attuali".

Il tecnico umbro prova anche a indicare il prossimo ct della Nazionale: "Con il sorriso ironico sottolineo il modo in cui è stato trattato Di Biagio, solo in Italia riusciamo a colpevolizzare un tecnico in soli quindici giorni. I nomi circolati sono tutti attrezzati,ma il più grande è Carlo Ancelotti. Si dovrà però confrontare con un presente non roseo".

E poi gli allenamenti al ritmo di musica house: "Non so se la mia è una malattia o una deformazione, ma quando entro nello spogliatoio dalla musica capisco molto del gruppo chemi appresto ad allenare. Se mi va bene quel tipo di musica sto zitto, altrimenti dico di cambiare. Quando la squadra si allena in palestra la scelgo personalmente. Preferisco l’house e credo che qualche giocatore lavori meglio con quel tipo di musica. Però la mettiamo solo in palestra, non in campo. Lì la musica deve essere ben diversa".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 01 aprile 2018 alle 15:33 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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