Fiorin: "Giocheremo senza porci limiti. Gruppo valido ma servono ritocchi"

Ci siamo, domani inizia per l’Ascoli Picchio il campionato di serie B 2017-18, I bianconeri saranno di scena al Tombolato di Cittadella e il tecnico Fulvio Fiorin, che spalleggia Enzo Maresca in questa esperienza, parla della prima partita e di come la squadra si presenta all’appuntamento. Si comincia, siete pronti per questonuovo inizio? "Certo, siamo consapevoli del lavorosvolto, siamo tranquilli, ilnostrocredo è avere ilprofilo basso, ma la mentalità vincente,dare sempre ilmassimoper cercare sempre i tre punti. Sfido chiunque a trovare qualsiasi allenatore o calciatore che vada in campo per non provare a vincere".

Il gruppo vi da fiducia? "Siamo contenti dei ragazzi che abbiamo, sappiamo adattarci e trovare le alternative alle assenze, comunque manca ancora una settimana al termine del calciomercato, ci rimane ancora un po’ di tempo per valutare alcune scelte e vedere se possiamo allungare la coperta. C’ è la speranza che il gruppo venga completato con un altro innesto di esperienza, qualche giocatore che possa guidare i più giovani".

Centrocampo e centrali di difesa in quanto ad esperienza sono a posto, si riferisce all’attacco? "A centrocampo e dietro non manca, è vero, davanti si può valutare,ci stache serva un po’ di esperienza, ma il mercato non è ancora finito vedremo".

Tra i giovani spicca Luca Clemenza che può ricoprire tutti i ruoli dalla mediana in su, tranne quello di prima punta, è d’accordo? "E’ così, Luca l’ho seguito spesso perchè era uno dei giovani più bravi della Juventus Primavera, un giocatore dalle grandi prospettive, secondo me può avere un futuro non solo da trequartista, ma anche da mediano".

Nella Primavera della Juventus ha anche giocato davanti alla difesa. "Infatti, mi riferivo a questo, essendo un giocatore universale per caratteristiche si adatta a tutti i ruoli del centrocampo, certo è ancora un ragazzino alla prima esperienza in B, deve ancora maturare un po’ per quanto riguarda la fisicità, dobbiamo dargli del tempo per adattarsi alla categoria».

Il vostro è un gruppo che appare già compatto, conferma? "Confermo, siamo contenti di come si stanno comportando i giocatori, c’è la giusta serenità che deriva poi dalla forza del gruppo,dal piacere di lavorare estare insieme".

Secondo lei che ruolo potrà recitare l’Ascoli? "E’ presto per dirlo. Come sempre tutto è legato al risultato, si può lavorare bene, in armonia, ma alla fine conta solo la vittoria, nel calcio italiano è così. Noi non ci poniamo nessun limite, prendete il Cittadella lo scorso anno era una neopromossa ed ha fatto i playoff, la Spal era partita male ed è arrivata in serie A. Porsi dei limiti è difficile, dobbiamo arrivare almassimo delle nostre potenzialità con lamentalità vincente, poi vedremo. E’ chiaro che se non faremo risultato nelle prime partite verrà messo tutto in discussione, noi però vorremmo essere valutati per quello che esprimiamo sul campo e in che modo riusciamo ad ottenere il risultato,magari anche con qualche episodio a favore".

Che campionato sarà? "Difficile e particolare, non escludo come al solito sorprese, ce ne sono ogni anno".

Veniamo alla partita del Tombolato come l’avete preparata, viste le assenze? "Abbiamo analizzato con il gruppo le potenzialità dei veneti, stiamo parlando di una squadra che gioca in modo aggressivo che cerca la finalizzazione e la trova con facilità,ma prende anche qualche gol di troppo, questo vuol dire che qualche difetto lo avrà. Noi dobbiamo studiare bene le loro carenze, sia a livello individuale che di squadra, fare attenzione a dove il loro schieramento potrebbe lasciare dei varchi e colpire al momento giusto".

La formazione sarà rimaneggiata, avete in mente l’undici damandare in campo? "Abbiamo un’idea che è stata portata avanti per tutta la settimana, abbiamo anche provato i giocatori disponibili per vedere quali possono essere le soluzioni giuste, le assenze ci sono, ma non dobbiamo farci condizionare".