Alla fine il pareggio resta stretto, non al Pescara ma all'Ascoli. Non ce ne voglia il presidente Sebastiani e tutti i giocatori del Pescara che hanno recriminato parlando di una partita dominata e poi finita in pareggio con tante occasioni fallite. A noi, onestamente, è parso tutto il contrario. E' vero, il Pescara nel primo tempo forse avrebbe meritato di più, ma l'Ascoli nella ripresa ha macinato gioco, tenuto il campo in maniera ottimale e sofferto da grande squadra. Lanni il migliore in campo? Si, ma quello di parare è il lavoro del portiere. Qualcosa è stato concesso, ma da qui a dire che il Pescara ha dominato ci sembra troppo.

La partita è stata equilibrata, il Pescara ha trovato un Lanni in splendida forma e nel complesso un Ascoli con l'atteggiamento giusto e messo in campo tatticamente quasi alla perfezione. Ha sofferto l'Ascoli, non possiamo negarlo. Ma ha sofferto anche il Pescara quando l'Ascoli ha saputo reagire alla grande allo svantaggio e anche con un uomo in meno ha continuato a spingere. La palla della vittoria è infatti capitata sui piedi di Ninkovic che, come ha ribadito Vivarini nel post partita, in allenamento non sbaglia palle del genere. In partita è un'altra cosa, ma che l'Ascoli stava attaccando al novantesimo e con un uomo in meno dice molto sulla caratura tecnica ma soprattutto caratteriale di questa squadra.

L'Ascoli non molla mai, gioca per vincere ed esprime un bel calcio. Il pareggio di Pescara da anche una risposta a quanto successo contro il Padova. Quello è stato uno scivolone, niente cali della squadra, l'Ascoli c'è e se continuerà cosi potrà togliersi grandi soddisfazioni, in particolare ai tifosi che ieri hanno invaso Pescara. Sembrava di giocare in casa, con un tifo incessante che di sicuro ha trascinato la squadra verso un pareggio meritato e che forse sta anche stretto... ma all'Ascoli. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 26 novembre 2018 alle 21:00
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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