Le tre cose che abbiamo imparato da Cremonese-Ascoli:

NESSUN RIDIMENSIONAMENTO

L'Ascoli non esce ridimensionato dalla sconfitta di Cremona, concetto evidenziato anche da Paolo Zanetti nel post gara. La dimensione dei bianconeri non è quella di essere primi in classifica, la realtà è invece quella di migliorare rispetto alla scorsa stagione, cercando di lottare per entrare nella zona playoff. Niente panico quindi. Chi pensa che l'Ascoli si sia ridimensionato si sbaglia di grosso. La squadra è stata costruita per fare qualcosa di importante, ma non per vincere il campionato. Niente drammi. Contro la Cremonese c'è stato un grande passo indietro, ma l'Ascoli può ancora dire al sua.

ATTACCO 'SPUNTATO'

Contro la Cremonese l'Ascoli ha pagato a caro prezzo la poca reattività sotto porta degli attaccanti. Da Cruz, Ardemagni, poi Rosseti e Ninkovic, non sono riusciti a lasciare il segno in una partita che invece l'Ascoli, per quanto prodotto nella partita ed in particolare nella ripresa, almeno meritava di pareggiare. Lo stesso attacco che aveva fatto faville a Castellammare e contro lo Spezia, questa volta ha 'tradito' la squadra. Segno che quello di Cremonese è stato solo un incidente di percorso per il Picchio. 

TRASFERTE AMARE

Seconda sconfitta su tre partite giocate lontano dal Del Duca. L'Ascoli formato trasferta non decolla. Dopo l'immeritato ko di Frosinone è arrivata la sconfitta contro la Cremonese, anche questa probabilmente immeritata, ma segno che fuori casa l'Ascoli deve migliorare. Per adesso un solo successo, il 5-1 rifilato alla Juve Stabia, per il resto solo dolori per i bianconeri nelle partite fuori casa. Zanetti dovrà lavorare anche su questo, perchè proprio lontano dal Del Duca possono arrivare punti pesanti per la conquista dei playoff.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 01 ottobre 2019 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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