"Pronto, parlo con Andrea Soncin?" 

"Si"

E' iniziata così la mia serie di domande ad Andrea Soncin, per amici ed avversari Il Cobra. Per chi, come me, è cresciuto seguendo l'Ascoli Calcio a cavallo tra la fine degli anni '90 e tutta la trafila dei 2000/2010, Andrea Soncin rappresenta un'icona della storia bianconera; l'attaccante che per 5 anni ha bucato le porte avversarie, festeggiando sotto la Curva Sud. Come dicevo, è iniziata così, la mia intervista all'attuale tecnico dell'Under 17 del Venezia, con dell'imbarazzo (da parte mia) ed è finita parlando di Ascoli, dell'Ascoli e del futuro di Andrea, il Cobra.

Ciao Andrea, partiamo con una domanda di rito. 158 presenze e 48 goal con la maglia dell'Ascoli. Cosa significa per te l'Ascoli Calcio?

Per me l'Ascoli rappresenta moltissimo. Ho passato 5 anni lì stringendo bellissimi rapporti ed imparando ad amare i colori bianconeri, la città e la tifoseria. Quando si parla di Ascoli, per quel che mi riguarda, si parla di molto più che di una semplice parentesi calcistica.

Quest'estate era girata voce di un possibile ritorno in bianconero, come allenatore della Primavera. Era fanta mercato o c'era qualcosa di vero?

C'è stato uno scambio di idee, non certo dei discorsi intavolati con i dirigenti. Credo sia normale che si parli con dirigenti di società,per valutare eventuali soluzioni. Una trattativa non c'è stata ed io mi trovo benissimo a Venezia, naturalmente, come detto in precedenza, sarei sempre pronto a mettermi in gioco per l'Ascoli, qualora si concretizzasse la possibilità di tornare in bianconero

Sei un osservatore attento della Serie B e dell'Ascoli. Da attaccante, chi ti ha maggiormente stupito tra quelli che compongono il reparto offensivo bianconero?

Il direttore Tesoro ha svolto un lavoro oculato in sede di calciomercato. l'Ascoli ha creato un reparto offensivo davvero interessante, con delle individualità di primissimo livello. Molta attenzione dovrò essere data a quei giocatori come Da Cruz e Cahjia, soprattutto il secondo, è arrivato in punta di piedi e sta dimostrando di essere una pedina importante, Scamacca non lo scopriamo oggi. Ho avuto modo di seguirlo da tempo, dalla trafila nelle giovanili ed è un calciatore completo, un attaccante moderno che può davvero fare il bene dell'Ascoli e della Nazionale. Non si può, poi, dimenticare Ardemagni. Una garanzia per la categoria ed una risorsa per la squadra.

Tu sei attualmente impegnato come mister dell'Under 17 del Venezia. Che clima si respira in Laguna?

La società sta operando bene, sia nel settore giovanile sia in prima squadra.Quest'anno è arrivato un mister giovane - Alessio Dionisi - per aprire un ciclo. Anche nel settore giovanile stiamo lavorando per creare calciatori completi per il Venezia del futuro.

Concludendo parlando del tuo presente e del tuo futuro. Com'è lavorare in panchina, con i ragazzi ed, infine, ti senti pronto per il salto in prima squadra?

Ora penso a quest'avventura che è davvero stimolante. Chi, come me, ha vissuto il calcio dal campo, può davvero apprendere moltissimo da un'esperienza come questa, lavorando con i ragazzi e crescendo insieme. Io, per quel che riguarda la mia carriera, sto studiando e mi sto preparando al meglio, vedremo quali opportunità si presenteranno in futuro.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 23 settembre 2019 alle 18:06
Autore: Paride Paci
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