A Parma invece sono arrivati i deferimenti: il club dovrà rispondere a titolo di responsabilità oggettiva per il comportamento posto in essere dal proprio tesserato Calaiò, accusato di tentato illecito sportivo, «per avere, prima della gara Spezia-Parma posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara suddetta, tentando di ottenere un minor impegno agonistico da parte dei calciatori dello Spezia Calcio, signori Filippo De Col e Claudio Terzi, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro», si legge nel dispositivo. Ceravolo, l’altro parmense coinvolto, è stato escluso dalle imputazioni. L’indagine della Procura federale era nata dalla denuncia dei due giocatori dello Spezia ai quali erano arrivati alcuni messaggi whatsapp inviati dai due gialloblù. Se il tentativo di illecito sarà accertato, i ducali rischiano una penalizzazione da scontare nella stagione appena conclusa e la promozione in A. «Dimostreremo la nostra innocenza», ha fatto sapere l’amministratore delegato degli emiliani, Luca Carra.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Gio 21 giugno 2018 alle 15:00
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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