CorrAdriatico - La favola di De Angelis, sta bene e tornerà

Il primo contratto da professionista poi...il sogno che ha rischiato di infrangersi sul più bello. Alessandro De Angelis, ascolano doc, nato il 4 marzo 1998 è cresciuto nel vivaio bianconero ed era capitano della formazione Primavera. Il calcio è la sua grande passione ma Alessandro si è anche diplomato all'istituto per geometri. Lo scorso anno era già stato convocato 8 volte in prima squadra, tutto sembrava girava a suo favore, quando il 13 marzo 2018, poco prima di scendere in campo per la prima gara del torneo di Viareggio, contro il Pontedera, gli fu comunicato che per un problema al cuore evidenziato dopo le consuete visite mediche, non avrebbe potuto giocare. Il problema riscontrato era risolvibile senza intervento chirurgico solo se Alessandro avesse interrotto l'attività agonistica, ma per continuare a coltivare il suo sogno il ragazzo avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento a cuore aperto, invasivo e non semplice. Il dubbio in casa De Angelis è stato risolto durante l'estate, mentre la società bianconera, per sostenere il ragazzo, gli faceva comunque firmare il suo primo contratto da professionista e lo inseriva nella rosa della squadra di Vivarini. Nel frattempo Alessandro decideva di rischiare e di sottoporsi al delicato intervento, effettuato con successo martedì scorso al Torrette di Ancona. 
Il ragazzo, che spera di tornare a casa per le feste di Natale, l'intervento è perfettamente riuscito e i medici si dicono convinti che potrà tornare a giocare, anche se servirà del tempo per il suo pieno recupero. Alessandro aveva quindi due soluzioni. Insieme alla famiglia ha scelto di continuare a lottare per i diventare un calciatore vero e la sua battaglia sta volgendo al meglio. Importante è stato anche il supporto della società bianconera, che ha fatto sentire la sua vicinanza al ragazzo, e della sua famiglia, dai genitori Maurizio e Angela ai fratelli Fausto e Matteo per finire al suo primo tifoso il nonno Fausto. Il sogno di Alessandro continua, la vita da mediano lo aspetta.