Due allenatori e due stati d'animo diversi: amareggiato Vincenzo Vivarini, che sperava in un risultato migliore, contento anche se molto pacato Claudio Foscarini, che torna a casa con i tre punti. Con il tecnico abruzzese dell'Ascoli tocchiamo subito il tasto dolente che riguarda il ruolo del portiere, visto che quello del Padova ha fatto la differenza in positivo e quello dell'Ascoli in negativo. «È logico che anche il portiere, per vincere, ci deve mettere del suo. Quello del Padova ha parato tutto, soprattutto sui tiri di Ninkovic e Ardemagni, e ha fatto la differenza».
Vivarini non si sbilancia oltre e parla della partita: «È stata una gara molto strana, condizionata da episodi purtroppo negativi per noi. Siamo partiti benissimo esprimendo un bel calcio, ma è chiaro che l'episodio del primo gol ha condizionato tutta la gara. Poi ci siamo innervositi, non siamo stati attenti nel fare quello che avremmo dovuto, ci siamo sfilacciati e non abbiamo fatto attenzione sulle loro uscite, in cui guadagnavano campo. Non abbiamo dato continuità al nostro gioco, siamo andati a sprazzi».
Vivarini prosegue: «La squadra si era innervosita troppo, Addae e Ninkovic li ho visti un po' su di giri. Avevamo rimesso un attimino le cose a posto, poi abbiamo commesso un altro errore importante: non dovevamo concedere ripartenze ai nostri avversari e invece ne abbiamo concesse parecchie».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 11 novembre 2018 alle 12:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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