Lo scenario è la sala conferenze dell'Hotel il Casale di Colli del Tronto, ma gli occhi sono tutti per lui, Paolo Zanetti, nuovo allenatore dell'Ascoli. Al suo fianco, nel giorno della presentazione, le figure più importanti del club: il patron Massimo Pulcinelli, il presidente Giuliano Tosti e il direttore sportivo Antonio Tesoro, a cui si è aggiunto il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti.
Mister è pronto?
«Prima di tutto voglio ringraziare la proprietà e il direttore sportivo Tesoro per questa grande opportunità, ringrazio inoltre i miei giocatori di questi ultimi 2 anni, senza di loro non sarei qui».
Il presente però si chiama Ascoli.
«Per me si tratta di un ritorno anche un po' sentimentale, quando sono andato via da qui, durante il viaggio in macchina verso casa, pensavo che mi sarebbe piaciuto un giorno ritornare, poi la vita ha fatto dei giri strani e mi ritrovo qui oggi. Allora ero un ragazzo, parlo di 13 anni fa, ora sono uomo, sono padre e allenatore, ho delle responsabilità diverse e non vedo l'ora di prendermele».
Si sente come se fosse tornato a casa?
«Conosco la piazza e quando il direttore sportivo, che è stato molto bravo, mi ha chiamato ero nel mezzo di un tourbillon di incontri e di colloqui, ma quando ho sentito la parola Ascoli si è acceso un fuoco, ho capito che sarebbe stata la scelta giusta, io vivo di motivazioni. La piazza di Ascoli si sposa perfettamente con le mie caratteristiche di allenatore, è esigente, motivante ed è ambiziosa, queste tre componenti racchiudono il mio stile».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 22 giugno 2019 alle 10:00 / Fonte: Corriere Adriatico
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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