Il Benevento vola, allunga in vetta alla classifica e incassa i primi record, a cominciare da quello dei punti (46) a metà stagione. Una squadra padrona della situazione, cinica, spietata, capace di sprazzi di grande calcio e di una gestione efficace del risultato. Una orchestra perfetta, plasmata in maniera impeccabile da Inzaghi, osannato a gran voce dal pubblico al fischio finale. Nemmeno il cambio di alcuni interpreti (ieri riposo per Maggio e Hetemaj) provoca scossoni alla macchina di gioco e di gol messa in piedi da Pippo. Il record di punti è la punta di diamante di un rendimento da antologia: miglior difesa (13 clean sheets), miglior attacco, rullo compressore in casa (9 vittorie e un pari). E vantaggio sulla terza che sale a 15 punti. Ma il pregio maggiore dei giallorossi è di non sentirsi mai appagati e di tenere sempre alta la concentrazione, proprio quello che chiede il suo tecnico. Insomma fine anno da favola, inficiato solo dall’infortunio al ginocchio sinistro di Antei: si teme uno stop lungo.

Illusione Ascoli

In avvio ospiti vivaci con il possesso palla e un ritmo elevato, ma è stata solo un’illusione quella dell’Ascoli, andato a sbattere sulla difesa ermetica del Benevento. Ardemagni ha sprecato due ottime opportunità (decisivi Viola e Montipò) e poi ha gestito male un invitante contropiede cercando un improbabile tocco al centro per un compagno che non c’è. Nel frattempo il Benevento, pur sotto ritmo, non è rimasto a guardare (chiesto un rigore per un tocco di mano di Brosco al 15’). Per sbloccare la situazione, è servita ancora la segnatura di un difensore. E’ il 33’ quando Kragl pennella una punizione in area, dove Tuia sale altissimo per schiacciare di testa alle spalle di Leali: terzo gol stagionale per lui. Il vantaggio ha avuto lo stesso effetto di un tappo di bottiglia che salta e fa venire fuori champagne e bollicine, quelli di un Benevento padrone della situazione, che gioca in scioltezza, occupando sistematicamente la metà campo avversaria. La banda di Inzaghi si esalta e fa sembrare tutto facile, mentre l’Ascoli accusa il colpo e non riesce più a uscire dal guscio. I giallorossi potrebbero raddoppiare prima del riposo, ma Leali dice no al sinistro di Viola al 40’.

Tris di Sau

Nella ripresa la fame del Benevento diventa voracità. Spinti da Inzaghi che sembra tarantolato davanti la sua panchina, i sanniti fanno la partita con il movimento perpetuo degli esterni e con la genialità del suo centrocampo. Il monologo giallorosso stavolta esalta la fame di gol di Marco Sau. Il sardo trova il raddoppio al 20’ con un entusiasmante colpo di tacco dopo la respinta corta di Leali sul tiro di Coda. La magia esalta il piccoletto dell’attacco del Benevento, che in pieno recupero decide che è scoccata l’ora di portarsi il palloneacasa. Prima realizza il 3-0 con un tiro preciso e potente nell’angolino, poi vanifica la doppia respinta di Leali con il più facile dei tap in, che vale il 4-0. Poi c’è spazio solo per la festa di una squadra e del suo popolo che sente sempre più forte il profumo della promozione.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 30 dicembre 2019 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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