Sul prato del Bentegodi ci ha lasciato una delusione enorme e forse qualche lacrima. Era il 1° maggio del 2017: più che la festa dei lavoratori, il giorno della nostalgia per chi tifa Lanerossi Vicenza e per chi quel giorno indossava il biancazzurro. Salvatore D’Elia rappresenta in parte la prima categoria e completamente la seconda. Il Vicenza quel pomeriggio perse 3-­2 contro l’Hellas e, nonostante ci fossero altre tre giornate di campionato, si sentì risucchiare in C. Sentimento che si trasformò in durissima realtà.

CUORE LANE Qualche settimana dopo, a stagione conclusa, D’Elia venne ceduto al Bari. «Il mio più grande rammarico è andar via al termine di una stagione così», scrisse sul profilo Instagram. L’estate travagliata del Lanerossi, semplicemente per guadagnarsi un futuro, portò lo stesso terzino a scrivere un altro messaggio: «Dispiace che una piazza così gloriosa debba soffrire in questo modo #Salvateillane». Quattro stagioni con quella maglia sono state più che sufficienti per fargli mantenere un legame con la città e il club (è ancora molto amico di Giacomelli) anche dopo la scadenza del contratto. Oggi rivedrà lo stadio che gli donò il dispiacere. Lo farà con la maglia dell’Ascoli e affronterà Fabio Grosso. Lui non c’era nel 2017, ma c’era nella vita di D’Elia fino a qualche mese fa. A Bari, i due hanno provato a portare in A pugliesi l’anno scorso. Poco importa, la parentesi è chiusa. Il taglio di quel 1° maggio 2017 invece ancora no. Grosso, seppur innocente, lo ricordi.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 16 marzo 2019 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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