No, questa volta l’«uomo del fiume» non piange, sconsolato, per avere perso lo spareggio (per la A) come due anni fa, a Trapani. Cosmi, il miracolo, lo realizza fino in fondo («Sì, un miracolo, devono commentarlo i teologi non i giornalisti»). Sì, la salvezza dell’Ascoli è un’impresa (con invasione festosa dei giocatori in sala stampa) visto il campionato, gli imprevisti e poi l’avvento di Serse ma soprattutto valutando la gara di ieri. Brutta tatticamente, confusa ma avvincente e, a dirla tutta, con l’Entella che meriterebbe di più, non fosse altro per quel pallone divorato in chiusura da Aramu davanti Paroni.

CHIAVE Bastava il pareggio all’Ascoli, all’Entella toccava vincere per forza, impresa difficile visto che arrivi alla sfida con soli 2 gol segnati nelle ultime 5 gare e il tuo bomber, in due mesi, l’ha messa dentro solo una volta. Anemia da gol, la chiave è lì. Cambia Volpe: difesa a 3, Crimi ben presto a supporto delle punte, con i reparti corti, a contatto. La bomba d’acqua caduta su Ascoli, prima del match, allenta il campo, le ripartenze dei marchigiani ne risentono, difficile gestir palla, correndo e i liguri appena l’Ascoli si sbilancia un po’ si infilano come spifferi (28’ e 29’ punizione di Aramu e a seguire palla che taglia l’area, pericolosissima). C’è Mengoni che mette pezze, Cosmi che sbraita chiedendo possesso e ritmi alti, Kanoute tenta dalla distanza (al 14’ sfiora il palo) e Mogos si fa ipnotizzare da Paroni, a tu per tu, permettendogli di deviare in angolo (34’) l’unica vera palla gol nel primo tempo.

SCELTE Volpe ha più possesso palla, ma realmente conclude poco, anche perché La Mantia è timoroso, distrattoe(42’ p.t.) credendosi in fuorigioco non azzanna, da solo, un pallone arrivatogli davanti Agazzi. Volpe vira ancora, dopo il riposo inserisce De Luca, passa al 4­2­3­1, Cosmi s’adegua con D’Urso, gli esterni arretrano un po’. Le squadre si allungano, la sfida finalmente esplode, mediane saltate facile facile. Clemenza firma la rasoiata di poco fuori, Benedetti risponde su angolo, di testa, e ancora Clemenza in area, chiama Paroni alla paratissima. Il finale è tambureggiante, un contenitore di emozioni e strafalcioni (30’ Padella leva un pallone dalla porta del rivale Agazzi, proprio sulla linea), Clemenza colpisce un palo, Aramu svirgola la palla della salvezza. Bravo Entella, Ascoli? Salvo, ma tutto da rifare.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 01 giugno 2018 alle 11:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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