Con l’umiltà di chi sa attendere il proprio mo­mento anche in panchina e ha una schiena assai robusta, Andrey Galabinov prende lette­ralmente in braccio tutto lo Spezia e lo deposita nel bel mezzo dei playoff. Perugia e Cittadella scavalcate in un solo battito d’ali, con la vittoria di ieri pomeriggio al Picco, in ri­monta, sull’Ascoli. Ma che fati­ca raggiungere quel successo che vale il 7° posto, per una squadra che regala sempre al­ meno un tempo all’avversario. E Pasquale Marino, che passa gli ultimi 5’ urlando e impre­cando un po’ al cielo, un po’ ai suoi — capaci di sprecare tre volte il 4­2 (rischiando poi la beffa del pari in 11 contro 9) — , ringrazia per la sua magica giornata il bulgaro tornato tito­ lare e pure Lamanna, autore di tre interventi miracolosi. Un match incredibile dove l’Ascoli chiude la prima frazione in vantaggio 2­0, per poi ritrovar­si senza punti e con tanta rab­bia.
LA RABBIA «Derubati, defrau­dati», così si esprime il direttore generale degli ospiti Gianni Lo­vato. Tra l’altro, lui, il patron Pulcinelli e altri collaboratori, hanno vissuto momenti difficili in tribuna centrale, dopo alcuni accesi diverbi con dei vicini di posto locali, tanto che sono in­tervenuti diversi steward e di­ versi poliziotti. La società mar­chigiana, comunque, ce l’ha so­prattutto con l’arbitro perché dopo il doppio vantaggio con­fezionato da Brosco di testa su corner di Ninkovic e, su cross di quest’ultimo, da Ardemagni sotto porta (entrambe le reti su defaillance di Capradossi), il team di Vivarini si ritrova in dieci per l’espulsione proprio del doppio assist­man. Un fallo da dietro di Ninkovic sbilancia Da Cruz a centrocampo, poi Addae lo stende definitivamen­te, il fischietto ammonisce il primo che fa un gesto di rabbia e se ne va. Allora Volpi, attende un attimo e poi estrae il secon­do giallo. «Non l’ha buttato fuo­ri per la minima reazione di stizza — dà la sua versione Lo­vati — ma perché si è allontanato, magari non l’ha solo sen­ tito. L’arbitro ha voluto fare il protagonista, rovinando la par­tita».

LA RIMONTA E così, dopo un primo tempo in cui i liguri fati­cano a trovare spiragli e a far gi­ rare veloce la palla, arriva la ri­ salita, facilitata. Laverone tira giù Mora in area, poi Galabinov calcia il rigore dell’1­2 spiaz­zando Lanni, mentre Okereke (dopo una traversa colpita da posizione defilata) pareggia in diagonale. Infine ancora il Gala (dopo un incrocio dei pali su punizione), rifinisce con la fronte una pennellata di Mora. Un’inutile gomitata di Addae al viso di Augello e l’Ascoli resta pure in doppia inferiorità e se Da Cruz due volte e Okereke una falliscono gol banali, senza il miracolo di Lamanna su Bro­sco allo scadere, forse l’umore degli ascolani sarebbe diverso.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 15 aprile 2019 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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