Poco, pochissimo Verona, che dopo 5 partite torna a pareggiare per la gioia degli avversari. Il Brescia in vacanza resta a +4 ed esulta, il Palermo in ritiro si frega le mani e oggi può andare a +3. Sorride anche l’Ascoli, tornato a casa con un puntone d’oro in chiave salvezza, ma con tanta rabbia per quanto accaduto dopo mezz’ora. E’ stato l’episodio chiave della partita: Rosseti, imprendibile fino a lì, è stato abbattuto da Marrone a centrocampo ed è stato costretto a uscire, facendo arrabbiare Vivarini (espulso per proteste, pur non maleducate) perché il fallo, in effetti, era da rosso. Il Verona subito dopo ha rimesso in piedi la gara grazie al solito Pazzini, ma stavolta non è riuscito a ribaltarla.

VERONA DEL PAZZO Grosso è partito con una formazione poco offensiva. Solo Pazzini davanti, Lee e Laribi ad abbassarsi tra le linee per cercare palloni che però solo il coreano ha tramutato in giocate efficaci. Perché quattro difensori più Faraoni adattato a mezzala? Contro l’Ascoli poi... Eppure, pur senza peso offensivo, il Verona nel primo tempo qualcosa di buono ha fatto vedere. Dopo essere andato sotto ha reagito, ma più di pancia che per tecnica. E ha pareggiato: Frattesi ha perso palla sulla trequarti, Lee ha smistato per Pazzini che ha firmato il decimo gol stagionale (8 in casa). Il capitano ci aveva provato altre due volte e nel finale di tempo una girata di Marrone e un tentativo di Henderson non sono stati precisi. Tutto faceva  preludere a una ripresa diversa, ma il Verona con il solito tic-toc nella metà campo avversaria non è più andato al tiro. Grosso ha quindi deciso di osare mettendo i vari Di Carmine e Di Gaudio, giocando per un po’ col 4-2-4, ma le distanze e il ritmo ormai erano perduti. E poi c’era un Ascoli che non stava a guardare.

RABBIA ASCOLI Vivarini ha proposto le stesse armi di Grosso: difesa alta e possesso palla nella metà campo avversaria. Rischiando solo con Lee: nessuno riusciva ad arginarlo e l’espulsione (fallo per eccesso di foga) ha fatto tirare un sospiro di sollievo all’Ascoli. Che è andato subito in gol con una girata di Rosseti sul primo palo dopo punizione dalla destra. Poi lo stesso attaccante di testa, su cross di D’Elia, ha messo di poco a lato, fino a quando al 28’ Marrone non l’ha messo k.o. L’episodio ha fatto vacillare l’Ascoli, che dopo il pari è parso in balìa del Verona, ma nella ripresa non è crollato, anzi: il generoso Beretta ha sfiorato due volte la rete. Certo, qualche perdita di tempo non è parsa molto elegante, ma pur di mantenere l’imbattibilità esterna nel 2019 e uscire indenne dal Bentegodi...

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 17 marzo 2019 alle 10:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoAscoliCalcio / Twitter: @TuttoAscoli
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