Si sa, il campionato di Serie B è complicato ed ogni avversario nasconde delle grandi insidie. La qualità della rosa pertanto non fa sempre da padrona. Tale considerazione si attaglia perfettamente allo scenario in cui è confluito il Lecce di Corini, avversario dell'Ascoli nella prossima giornata di campionato. La squadra salentina presenta nella propria rosa un potenziale straordinario ma, dopo una buona partenza, ha messo in fila prestazioni a corrente alternata che l'hanno proiettata al settimo posto in classifica.

Il suo gioco, impostato sul 4-3-1-2, è votato all'attacco e non potrebbe essere altrimenti viste le risorse a disposizione nella zona offensiva, quali Coda, Stepinski e soprattutto Mancosu, centrocampista offensivo che agisce tra le linee ed autore, finora,  di 7 gol e 9 assist in questa stagione. Inoltre la compagine pugliese ha la predisposizione ad attuare il c.d. "gegenpressing", ossia la tattica di aggredire subito l'avversario dopo aver perso il possesso della sfera, al fine di recuperarla immediatamente. Tutto ciò comporta dei rischi elevati, ed è la ragione per cui il Lecce è una macchina da gol ma ha il suo "tallone d'achille" nella fase difensiva (è la squadra ad aver subito più gol tra le prime dieci della classifica di Serie B), dato che spesso perde il proprio equilibrio di squadra e lascia spazi agli avversari. Dalla sessione invernale di calciomercato, il Lecce ha acquisito calciatori in grado di garantire più "stabilità" in mezzo al campo, quale il centrocampista Nikolov, giocatore "box to box" che abbina quantità e qualità, e che possono offrire maggiore esperienza al reparto difensivo, come Pisacane e Maggio. 

Il Lecce quindi costituisce una squadra dalle grandi qualità che vuole continuare ad alimentare le ambizioni di Serie A diretta (il secondo posto dista 4 punti) ma che ha palesato anche dei punti deboli, che l'Ascoli dovrà cercare di sfruttare al meglio.

Sezione: Avversario / Data: Gio 04 febbraio 2021 alle 21:00
Autore: Filippo Cocci
vedi letture
Print