Leali 5.5 : Nel girone d'andata, sembra ripetutamente superman quando ricaccia palloni a destra e a manca a difesa della propria porta. Nel girone di ritorno però, da cigno si trasforma in brutto anatroccolo troppo spesso, dimostrando che, seppur tecnicamente non abbia nulla da invidiare alla restante parte dei suoi colleghi della B, mentalmente ha ancora gli strascichi delle precedenti retrocessioni con Cesena, Frosinone e Foggia. Da rivedere. Forse.

Andreoni 5.5: Tanta corsa, tanto impegno e tanta foga. Qualche buon cross anche dalla sua, ma le troppe lacune palesate in fase di marcatura ne compromettono il giudizio in maniera netta ed inequivocabile. Un pelino meglio, ma giusto un pelino, quando con Dionigi si passa alla difesa a 3 piu due laterali.

Padoin 5.5: Inizio promettente, a tratti sfolgorante. Si pensava che, una volta raggiunta la miglior condizione, avrebbe fatto realmente la differenza. Le sue prestazioni invece sono state spesso anonime col passare delle giornate, con l'aggravante di un contributo che ci si aspettava migliore all'interno dello spogliatoio, che invece troppo spesso è stato in disarmo. Stiracchia la sufficienza con l'avvento di Davide Dionigi.

Brosco 6: Le voci di mercato estive lo condizionano oltremodo, e lui, seppur nel girone d'andata fa la sua parte senza infamia ne lode, non è certo il giocatore straripante e implacabile ammirato nella scorsa stagione. Colleziona troppe brutte figure a cavallo tra l'inizio e la fine del lockdown, riscattandosi però contro Cosenza e Cittadella, in due gare decisive per la nostra stagione.

Gravillon 5.5: Le sue doti sono immense e riconosciute, ma spesso va fuori giri concedendosi licenze che non gli si confanno. Straripante fisicamente, ancora acerbo mentalmente, probabilmente per fare il grande salto gli converrebbe fare un altro anno in cadetteria. Poi potrà spiccare il volo.

Valentini 5.5: Utilizzato poco, ma non sempre si fa trovare pronto all'appuntamento con il campo. Con l'arrivo di Dionigi inanella un paio di buone prestazioni che gli valgono il mezzo punto in piu.

Sernicola 7: Lieta scoperta del girone di ritorno. Le prestazioni iniziali lasciano qualche dubbio, spazzato via da una mostruosa continuità dimostrata nell'arco di tutto il finale di stagione. Abile in marcatura, preciso negli inserimenti, un giocatore che ha terminato in crescendo e che va osservato con razionale giudizio.

Ranieri 7: Sicuramente il migliore della retroguardia, deve benedire il lockdown per avergli fatto recuperare dall'infortunio patito in avvio della sua avventura bianconera. Arriva in prestito, gioca come un veterano con sicurezza e tranquillità.Trasmette serenità a tutto il reparto gettando sempre il cuore oltre l'ostacolo. Bravo.

Ferigra 6: Sporadiche apparizioni con Zanetti e Stellone, si riscatta ampiamente con Dionigi guadagnando la sufficienza. Giocatore di prospettiva, potrebbe essere anche lui avvantaggiato da un altro anno di cadetteria.

Pucino 5: Apparizioni deludenti, poco propositivo in fase di possesso, poco cattivo in fase di marcatura. Da un giocatore della sua esperienza ci si aspettava nettamente di piu.

Cavion 7.5: Nettamente il migliore dei bianconeri. Cuore grinta e polmoni ne fanno un centrocampista completo, sia per giocare a 3 da mezzala che a 2 da interno. Accende il motorini in avvio di stagione e non lo spegne piu'. L'Ascoli deve cercare di ripartire necessariamente dalle sue prestazioni.

Petrucci 5: Troppe prestazioni negative nell'arco del campionato, in cui dimostra poca propensione all'impostazione del gioco e meno ancora a difendere e fare filtro. Paga un troppo lungo adattamento al campionato italiano dopo diversi anni di assenza dal nostro paese.

Piccinocchi 5: Il giudizio è palesemente condizionato da qualche infortunio di troppo, ma anche lui come Petrucci non mette in mostra il suo potenziale. Va in scadenza di contratto, ma difficilmente l'Ascoli provvederà al rinnovo.

Brlek 5.5: Dal giovane croato proveniente dal Genoa ci si aspettava di piu. E' vero che la stoffa c'è e si vede, tecnicamente è uno dei piu validi della truppa. Ma pecca in personalità e in quella sana dose di ''sfacciataggine'' che non guasterebbe mai e che talvolta mette in mostra col tecnico Dionigi nel finale, dove disputa le migliori gare.

Troiano 5.5: Discreto inizio di torneo col gol a Frosinone e la grande gara di Perugia, poi cala vistosamente dal punto di vista fisico e le prestazioni ne risentono. Poche gare da titolare, nel finale finisce nel dimenticatoio ma è fondamentale nella coesione che si viene a creare nello spogliatoio.

Eramo 5.5: Ingaggiato a Gennaio, sembra un pesce fuor d'acqua nella parte iniziale della sua avventura. Il gol con l'Empoli , spettacolare, gli vale mezzo punto in piu' nella sua valutazione. Giocatore che ha tante gare tra i professionisti, esperto e di mestiere, potrebbe comunque meritare un'altra chances.

Morosini 7 : Avvio folgorante, 5 gol da Gennaio, un paio di prestazioni sottotono nel finale non cambiano il giudizio. Da tutto per la causa, nonostante sia qui in prestito è da subito uno dei migliori e si fa apprezzare per incisività e continuità di prestazioni. Giocatore importante nell'economia del gioco anche difensivo, quando spesso si schiera in marcatura sul play avversario annullandolo.

Ninkovic 7: Troppe bizze nel girone d'andata, seppur non sempre per causa sua, rischiavano di fargli rimandare ancora una volta il salto di qualità. Ma il suo contributo è indiscutibile e lo si vede nei numeri. Gol e assist determinanti per quello che è sicuramente l'uomo con maggior classe della squadra. Nel finale di torneo anche fondamentale uomo spogliatoio.

Scamacca 6.5: Nove reti sono tante per un giovane come lui, praticamente alla prima vera esperienza nei grandi. Nel finale però, dopo Cosenza, molla clamorosamente a livello mentale e toppa alcune partite, sbagliando dei gol facili che potevano costare caro. Ha un futuro davanti, deve solo crederci e cercare di essere meno individualista.

Trotta 7: Sei reti in cosi poco tempo sono un biglietto da visita interessante. Da il suo contribuo, altrochè, specie nelle vittorie con Livorno e Salernitana, laddove si dimostra un giocatore che, se in giornata, può fare la differenza. A tratti devastante a campo aperto, l'Ascoli ha l'opzione di riscattarlo. Potrebbe farla valere.

Costa Pinto 6.5: Mette un timbro indelebile nel pareggio col Crotone e nella vittoria col Cittadella con giocate pregevoli e di qualità. Giocatore sul quale poter lavorare. Deve crescere dal punto di vista fisico.

Rosseti 5: Poco e male impiegato, fallisce diverse buone occasioni nelle gare in cui viene chiamato in causa e poi si fa male.

Beretta Sv

Marchegiani Sv

Giocatori andati via a Gennaio

Lanni sv

D'Elia 5.5: Come lo scorso anno, si dimostra piu' abile in fase di spinta che non in quella di marcatura. Va via a metà campionato complice un impiego con non alta continuità.

Gerbo 5.5: Un gol col Livorno, poi tanta panchina e qualche prestazione sottotono. Ma al Crotone trova il suo riscatto. Tornerà per fine prestito ?

Ardemagni 5: Poche reti (solo 3) e poche gare di qualità per il centravanti che a Gennaio decide di abbandonare la barca per andare a Frosinone, laddove neanche gioca.

Chaja 5.5: Un paio di grandi partite ma tante, tante altre in cui il suo voler strafare può solo indispettire i compagni.

Da Cruz 4: Piu per il vergognoso comportamento che per quanto mostrato in campo. Deludente 

ALLENATORI

Zanetti 5.5 Alla fine, la sua media punti parla di un Ascoli sempre in piena corsa play off. Pecca però nella gestione dello spogliatoio, laddove, seppur non supportato, non riesce a far coesistere le tante e differenti personalità. Esonerato quasi a furor di popolo, rifiuta il ritorno con Bifulco e forse, all'Ascoli va meglio.

Stellone 4: Una delusione totale. Chiamato per dare la scossa, mette in fila solo due pareggi interni, tra l'altro stiracchiati e stropicciati, a fronte di numerose sconfitte anche di larga misura. Esonerato giustamente.

Abascal 5: Nonostante la vittoria col Livorno, bastano due partite per capire che lui in questa panchina ci stava come i cavoli a merenda. Il tiki-taka può attendere, l'Ascoli aveva bisogno di altro.

Dionigi 9: Vero arteficie del miracolo tecnico e sportivo. Inizia dal non prendere gol, che è la base. Rimette tutti sullo stesso piano, fa sentire tutti importanti e poi col passare del tempo, migliora anche la qualità del gioco, a tratti godibile. Meriterebbe ampiamente la conferma.

Sezione: Copertina / Data: Sab 01 agosto 2020 alle 11:21
Autore: Manuel Fioravanti
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