“Andrà tutto bene” è stato l’hashtag più utilizzato in tempi di pandemia COVID-19. E sinceramente ormai ne abbiamo tutti un po' abbastanza di tale frase, vista la situazione socio-economica che c’è in giro. Ma cerchiamo di capire perché questo “motto” si addice ora alla situazione dell’Ascoli Calcio 1898, in previsione di un finale di campionato positivo:

Perché la squadra (versione ironica): perché Andreoni, Eramo e Petrucci prima o poi un 6 in pagella lo dovranno pur prendere. Perché Cavion che parte ogni stagione con una condizione atletica a razzo e poi finisce a …. ha già avuto il momento di riposare, perché Trotta ritroverà la voglia di esser protagonista non stando sul divano in mezzo al campo, perché Ninkovic ai ritmi da tartaruga azzoppata della ripresa di campionato può davvero esser il miglior giocatore della B, perché Scamacca è destinato ai grandi palcoscenici e nelle prossime partite sfonderà difesa e porta avversaria (da notare la rabbia con cui calcia, sembra quasi Piceno), e perché Morosini ha le vesti dell’angelo custode. Infine perché Abascal, ha fatto cilecca ma rispetto ai predecessori ha almeno le idee chiare. Ha bisogno di un po' di fortuna, quella serve sempre.

Perché la classifica (versione razionale): perché abbiamo 8 punti dalla retrocessione diretta. Il Livorno è spacciato (salvo resurrezione di Che Guevara), il Trapani è riuscito a perdere punti anche durante il Lock Down (società con problemi finanziari), e il Cosenza perso Pillon è una squadra in sfiducia e confusione (ricordiamoci che il presidente è a dir poco fantomatico). E se bisognerà ricorrere ai play-out e ce la giocheremo col Venezia, vorrà dire che andremo su in mille e ci berremo tutta l’acqua della Laguna. In fondo il calcio a Venezia è seguito come lo sci nautico in Ascoli. E poi Pisa, Pescara e Perugia per dirne alcune, non sembrano squadre dalle belle speranze.

Perché per forza (versione romantica): perché non vogliamo credere che la leggendaria Curva Sud abbia deciso di morire proprio in un anno cosi per non assistere a tale scempio calcistico, perché quest’anno non ne è andata bene una e PER FORZA di cose una dritta prima o poi deve andare, perché è da 4 anni che si soffre e ci siamo abituati. E infine perché nel destino dell’Ascoli c’è ancora l’ascesa.

PS: la fortuna va e viene. L’abbiamo avuta nelle prime partite d’andata (dove certamente non eravamo fenomeni). Poi si è fatta un giro fuori dal Piceno. È ora che torni!

Parental Advisory: A popolo de Roma anvedi che scempio!

Dovrà andare tutto bene (per forza) perché Annio Florio nel Epitome de Tito bellorum omnium narrò che “dopo che questa scelleratezza venne sventata in virtù di un tradimento, tutta la furia venne fuori ad Ascoli con l’uccisione, proprio nella calca dei festeggiamenti ludensi, dei delegati che arrivavano proprio allora da Roma”.

#andràtuttobene #inasculofuroromniserupit

Sezione: Editoriale / Data: Gio 18 giugno 2020 alle 12:00
Autore: Massimo Virgili
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