Empoli-Ascoli. Minuto 46. Prima azione della ripresa. Sabiri verticalizza in maniera splendida per Bajic. Il centravanti bianconero va via in velocità a tutta la difesa toscana, poi al momento di calciare in porta, la mira è sbagliata e l'occasione fallisce. Tutti quanti abbiamo alzato il carro al cielo. Tutti abbiamo ''maledetto'' in senso buono il bomber bosniaco dalle movenze simili a Dzeko (di cui è stato il vice in Nazionale per diverso tempo fino allo scorso Ottobre), tutti , compreso Sottil. La partita prende poi un'altra piega. Si era sullo 0-1. Si poteva andare sullo 0-2. Si finisce sull ' 1-1. Timbrato, però, dallo stesso Bajic. Che con la prodezza di ieri giunge a quota 6 in campionato, un numero altissimo per una squadra che di occasioni da rete, fino a poco fa, ne ha prodotte col contagocce. Bajic si impegna, si sbatte, lotta e sbuffa ma sa anche giocare al calcio molto bene. Il suo sinistro al cianuro è un concentrato di potenza e precisione. Il suo impegno e soprattutto la sua importanza per la causa non possono  essere messi in discussione per un gol fallito. Il centrattacco non si è mai riposato, tranne in un paio di circostanza con Bertotto, non si è mai risparmiato e tira da mesi la carretta, in quanto il suo sostituto naturale, Vellios, è stato un flop finora della campagna acquisti estiva. Per tutti questi motivi non possiamo pensare di buttare la croce addosso al nostro giocatore, che di errori ne fa ma di gol ne fa di più. Continui cosi Baijc, che i gol continueranno ad arrivare, sperando in un suo recupero per la gara di lunedi contro la Reggina. Finora non ha mai potuto tirare il fiato con giustezza, e l'infortunio di ieri ne è la riprova.

Mino Chiricò è tornato ad Ascoli tra lo scetticismo generale. Ma il ragazzo, seppur ancora non incisivo in termini numerici, è cambiato rispetto al giocatore che avevamo ammirato con Petrone qualche anno fa. Prima , funambolico, andava a sprazzi e mai si metteva a completa disposizione. Ora, è maturato, è più utile alla causa, piu predisposto ad aiutare i compagni e ieri ha dimostrato anche che, quando è fresco, può essere determinante. Al diavolo ormai, ed è il caso di dirlo, il luogo comune che ''Chiricò deve passare la palla''. Ma se un esterno di fantasia come lui, quando è a 30 metri dalla porta, non prova una giocata individuale a rompere maglie e schemi della difesa avversaria, chi dovrebbe farlo in questa squadra ? Quale sarebbe la funzione del fantasista bianconero allora ? Noi continuiamo a vedere Chiricò piu come valore aggiunto che come peso. Certo, non è lui il giocatore che ti fa vincere le partite, ma è uno che crea scompiglio, mette in difficoltà la difesa, si procura falli e fa scattare il campanello d'allarme nelle retroguardie avversarie. Senza considerare l'indubbio lavoro che fa nella fase di non possesso. Arriveranno anche le segnature, ma al momento Chiricò è un giocatore davvero importante per la causa. Anche da subentrante, anzi forse ancor di piu, può fare davvero la differenza.

Riccardo Brosco è, probabilmente, il miglior difensore della serie B insieme a Lucioni. Portato dal duo Tesoro-Vivarini all'alba dell'era Pulcinelli, il giocatore si è reso protagonista di un primo anno e mezzo di straordinario valore e vitale importanza. Nonostante in quel periodo, fare il difensore dell'Ascoli con un centrocampo che non filtrava era il mestiere piu difficile al mondo. Paradossalmente, qualche prestazione non all'altezza è stata fatta con l'arrivo di Dionigi, quando la squadra era ancor piu compatta. Quest'anno, il capitano bianconero ha iniziato l'anno in scadenza di contratto dopo aver chiesto di andar via. Trattenuto con forza dalla società, nelle ultime settimane sta inanellando prestazioni su prestazioni. Nei primi tempi, con l'Ascoli in sofferenza, nelle pagelle era spesso lui uno dei pochi a prendere giudizi positivi. Ora, ancor piu responsabilizzato nel guidare una difesa spesso fatta di giovani, il centrale bianconero non ne sbaglia una. L'Ascoli deve accelerare i tempi per il rinnovo, sempre che la volontà del ragazzo sia quella di restare. Perchè perdere un giocatore del genere, decisamente rigenerato negli ultimi tempi sul piano morale e carismatico, sarebbe una follia. Polito ha detto che ci sta lavorando, che affronterà la situazione di petto a bocce ferme dopo Ascoli-Reggina. Noi ci fidiamo ciecamente del direttore. La speranza è quella che il ragazzo sposi appieno per le prossime stagioni la causa bianconera.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 31 dicembre 2020 alle 17:21
Autore: Manuel Fioravanti
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