La querelle con Davide Dionigi continua a distogliere l’attenzione dalla nuova stagione bianconera. Continuano infatti a colpi di social, le polemiche a distanza tra l’ormai ex mister bianconero, che lunedì verrà esonerato, e il patron Pulcinelli, sentitosi tradito da una richiesta economica troppo elevata da parte dell’entourage dello stesso Dionigi. Ma, per chi vi scrive, il problema dell’Ascoli non è certamente Dionigi, bensì la preparazione della nuova stagione, con allenatore, rosa e obiettivi da centrare. L’Ascoli aveva un bel vantaggio di tempo nello scegliere le persone adatte per obiettivi ambiziosi, ma in un batter d’ali tutto si è dissolto, riportando la squadra ferma a qualche settimana fa. Se Dionigi non sarà l’allenatore chi lo sarà ? Ninkovic rimarrà ? Brosco e Cavion cosa faranno ? Con chi si rinforzerà la retroguardia che perderà i propri pezzi migliori ? Domande a cui bisognerà rispondere a breve. A partire dal quesito del tecnico. Pulcinelli ha idee ricolme di entusiasmo, spera di ingaggiare un allenatore emergente e di metter su una squadra che lo valorizzi e che venga valorizzata da lui, ma ahimè questo tipo di scommessa in Ascoli ha sempre funzionato poco, e spesso ha dovuto fare i conti con i tristi “crismi” dell’esonero. Ricordiamo i vari Pane, Gustinetti, Di Costanzo, Maresca e, in ultimo, Zanetti. Tutti arrivati in Ascoli con l’etichetta di “bel-giochisti”, tutti rimandati a casa perché a un passo dal baratro e sostituiti dai vari Cosmi, Castori, Pillon, Silva, Colomba. Ora non diciamo che nella piazza bianconera debba arrivare un allenatore antiquato, le cui idee calcistiche siano ferme al medioevo, ma la storia insegna che nel DNA di questa piazza c’è una modalità di lavoro più dedita al sacrificio e all’umiltà piuttosto che ai freddi e rigidi concetti di bel gioco e possesso palla. E il DNA non si può cambiare. Insomma, se in Ascoli attecchiscono di più certi allenatori, un motivo ci sarà pure. Questo, fermo restando che il patron ha carta bianca e può decidere quel che vuole. Il tifoso ha sempre il dovere  di appoggiare la squadra, qualunque siano le scelte che verranno fatte dalla società.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 21 agosto 2020 alle 09:23
Autore: Manuel Fioravanti
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