Ennesimo scossone in casa bianconera. Le strade tra il patron Massimo Pulcinelli e il direttore sportivo Ciro Polito si separano al termine della cavalcata salvezza. Un fulmine a ciel sereno per tutti, un rapporto che invece stava già avendo da qualche giorno dei sentori negativi tra i due. Alla base della chiusura del rapporto, ci potrebbero essere delle divergenze su alcuni punti (rinnovi, settore giovanile, modo di gestire la società), con l’offerta del Bari a fare da contorno, ma neanche tanto, a quanto accaduto. Uno scossone che non ci voleva e che chiama in causa entrambe le parti . Pulcinelli e l’Ascoli Calcio non riescono proprio a trovare quella continuità e quella stabilità tecnico-societaria che si confà a una società organizzata e soprattutto importante come quella bianconera. Polito invece ‘’paga’’ forse il suo troppo ego, il suo voler essere aziendalista tra il poco e il nulla, il suo voler avere una totale indipendenza nel dettare la linea strategica societaria. Possiamo dire che si sono scontrati due caratteri molto forti. Pulcinelli , forse, ha abbozzato nel periodo in cui l’Ascoli era in grave crisi di classifica ma poi è tornato fuori tutto il suo carisma e il suo voler essere decisionista. Vero è, però, che se una società trova un dirigente bravo, come ha ampiamente dimostrato di essere lo stesso Polito, non dovrebbe farselo scappare, poiché sicuramente quel dirigente andrà a fare il bene dell’azienda per farla crescere. Verosimile pure che il ds abbia usato l’interesse del Bari come leva su alcune ‘’presunte’’ divergenze da chiarire.  In tutto questo, Sottil rinnova e Buchel pure, quindi due pedine determinanti, pilastri della scorsa salvezza, onoreranno ancora la maglia bianconera per la prossima stagione. Pulcinelli ora dovrà mettersi a lavoro per trovare un nuovo direttore sportivo, e lo dovrà fare in tempi brevi, in quanto almeno per quest’anno il tempo per programmare qualcosa di positivo c’è e va sfruttato anziché tergiversare nell’attesa di improvvisare qualcosa(di negativo) come accaduto nella scorsa stagione. Aggiungiamo,se ci possiamo permettere, che è piuttosto curioso che un allenatore lavori senza il sostegno e il supporto di un ds che lo ha portato in Ascoli e valorizzato, oltre che averlo sempre appoggiato e protetto dal momento del suo arrivo. Ma forse per Sottil questo non è un dettaglio determinante. Il mister probabilmente ha ricevuto garanzie tecniche dalla società che lo ha confermato e ne ha apprezzato le doti carismatiche e caratteriali oltre al suo calcio comunque godibile e votato spesso all’attacco.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 28 maggio 2021 alle 11:12
Autore: Manuel Fioravanti
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